Sanità Bologna, liste d'attesa: 1.400 gli interventi urgenti

Sono quelli rimasti indietro da più tempo a causa del Covid, ma entro l’estate l’Ausl assicura che saranno tutti smaltiti

Un intervento chirurgico

Un intervento chirurgico

Bologna, 17 aprile 2022 - Sono 1.402 gli interventi chirurgici che vengono definiti ’scaduti’, nel senso che hanno ampiamente superato quelli che sono i limiti di attesa consentiti dalle linee guida regionali: ci sono persone che attendono l’operazione da più di un anno. Questo a causa del blocco delle sale chirurgiche provocato dalla pandemia scatenata dal Covid. Fino a circa tre settimane fa erano 1.650, ma gli ospedali ne hanno già recuperati duecento. Questo non appena la morsa del virus si è allentata. Ma tanto c’è ancora da fare, per stessa ammissione del direttore generale dell’Ausl Bologna, Paolo Bordon : di interventi in lista di attesa ce sono altri 12mila.

"Queste 1.402 operazioni scadute, quindi urgenti, contiamo di eseguirle entro l’estate – dichiara – e non perché siano urgenti da un punto di vista della patologia: va sottolineato che la chirurgia oncologica non si è mai fermata. Ma perché anche chi ha un’ernia inguinale e attende da mesi e mesi deve essere sottoposto all’intervento. Il resto, cioè le altre 12mila operazioni, vogliamo esaurirle entro l’anno". Molti di questi interventi ’scaduti’, riguardano problemi urologi e, per accelerare operazioni e soprattutto guarigione, al Maggiore ci sono due robot in ausilio ai chirurghi.

"Sì, perché non c’è necessità solo delle sale operatorie ma anche dei letti – prosegue il direttore generale – e fino a poco tempo fa questi non erano disponibili a causa dei ricoveri da Covid. Comunque stiamo recuperando molto e questo grazie al grande impegno del personale sanitario, tutto, che chiede vengano messi in condizioni di operare. Dopo due anni infernali non chiedono di riposare: domandano di poter andare avanti con le operazioni e aiutare i pazienti. Hanno un cuore immenso e io non posso che dire loro un enorme grazie".

E passa ad elencare quella che si può definire come la rinascita degli ospedali con il ritorno dell’attività chirurgica che, in alcuni casi, "è già al cento per cento, come nell’ospedale di Bazzano – afferma Bordon – al Maggiore siamo al 95 per cento , a Bentivoglio al 70 per cento ma ai primi di luglio arriveremo all’85 per cento. Nell’ospedale di Porretta, anche lì, siamo già all’85 per cento, al Bellaria all’80 per cento e a metà maggio vogliamo arrivare al cento per cento di operatività anche a Budrio dove apriremo una terza sala. Naturalmente – puntualizza – tutto questo sarà possibile se i livelli di contagio da Covid rimarranno gli attuali. Purtroppo l’incognita è tutta sull’autunno ma, personalmente, sono fiducioso visti gli alti tassi di vaccinazione che sono stati raggiunti".

Naturalmente nelle liste di attesa sono compresi anche pazienti che arrivano da altre città "visto il grande richiamo che hanno i professionisti che ci sono negli ospedali bolognesi – fa notare il numero uno dell’Ausl –. Sicuramente ci saranno persone che hanno deciso di farsi operare altrove ma questo lo verificheremo presto. Non posso che notare anche un’altra caratteristica della popolazione di questa città e della sua provincia: la grande pazienza e comprensione che ha avuto del momento difficilissimo che stavano patendo gli ospedali in piena pandemia ed ha atteso". Bordon annuncia poi che in questi giorni è in atto il concorso degli infermieri per rafforzare gli organici.

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