FRANCESCO MORONI
Cronaca

Lo sconforto dei commercianti. Risse, spaccio e violenze:: "Il degrado va avanti da tempo"

Dal parrucchiere all’edicolante, fino ai residenti: tanta preoccupazione per un’area critica "Episodi così sono all’ordine del giorno. E poi c’è il cantiere in via Gramsci che non aiuta".

Lo sconforto dei commercianti. Risse, spaccio e violenze:: "Il degrado va avanti da tempo"

Lo sconforto dei commercianti. Risse, spaccio e violenze:: "Il degrado va avanti da tempo"

I commercianti e i residenti di piazza dei Martiri hanno paura e sono preoccupati. L’accoltellamento dell’altra sera – non nel cuore della notte, ma all’ora di cena, intorno alle 20 – è la punta dell’iceberg di una piaga che va avanti inesorabile da tempo. Prima i bivacchi in mezzo alla rotatoria, poi lo spaccio e il degrado dilagante nelle vie Boldrini e Milazzo, e ancora gli agguati e le molestie a sfondo sessuale, come quello in via Amendola di pochi giorni fa: un quadro che riguarda l’intera zona a un tiro di schioppo dalla stazione e che continua a minare la serenità di chi lì vive o lavora.

"Non è la prima volta che denunciamo questi episodi – racconta Gianluca Dall’Osso, parrucchiere di ‘Bruno l’Equipe’ in via Gramsci (nella foto) –. In passato sono stato in Comune per parlare con il sindaco, che invece stamattina (ieri, ndr) è venuto di persona, insieme al comandate dei carabinieri e alla Polizia locale. Ci siamo parlati, mi ha lasciato il suo numero di telefono per qualsiasi tipo di segnalazione. È passata anche la polizia, che ha preso i filmati delle telecamere di videosorveglianza: era già successo n passato".

"Chiaramente ci fa piacere, perché è palese come l’attenzione su di noi sia alta – prosegue Dall’Osso –: speriamo però che qualcosa migliori davvero. Tutte le sere troviamo rimasugli di festini a base di droga, bottiglie usate e cose così, e una volta sono arrivati anche a sfondarmi la vetrina del negozio. C’era stata una rissa e uno dei soggetti coinvolti si è schiantato contro il vetro. Le risse sono all’ordine del giorno. Poi c’è i il cantiere qui di fronte, che non aiuta: quest’angolo di per sé è già appartato, con i lavori c’è ancora meno visuale e certe persone si sentono più nascoste e libere di fare ciò che vogliono. Doveva partire a marzo, poi è slittato e ora ci hanno detto che dovrebbero essere interrotto a novembre...".

Impaurita è anche la titolare dell’edicola che affaccia sulla piazza, a pochi metri dal luogo dell’aggressione: "Anche se fino ad adesso non mi è successo niente di grave, ho paura – commenta –. Qui si sentono spesso dei ‘bei profumini’ e credo che il problema sia molto grosso, a livello nazionale".

I commercianti raccontano infatti come la presenza di certi malintenzionati sia aumentata di conseguenza ai fenomeni migratori sotto gli occhi di tutti. "Non sono più una ragazzina – scherza una residente – e speriamo la situazione migliori".

"Vivo qui dal ‘65 e devo dire che personalmente non mi sento preoccupato – chiosa un altro cittadino –, anche se sarebbe bene ci fosse un po’ di sicurezza in più".