Tutta la città si unisce allo sdegno della famiglia Biagi. Dopo le parole di Lorenzo, secondogenito di Marco, anche la politica si esprime con rabbia e sconcerto dopo la scarcerazione di Simone Boccaccini.
"Non immagino lo sconforto di Lorenzo e di tutta la famiglia Biagi", dice Galeazzo Bignami, viceministro delle Infrastrutture dei Trasporti, che esprime il suo pensiero di in un post su Facebook. "La liberazione del Brigatista Rosso – aggiunge Bignami – Simone Boccaccini, in galera per l’omicidio di Marco Biagi, mi addolora e mi sconforta. Capisco che si siano applicate le leggi, comprendo che si debba offrire un percorso riabilitativo, ma questo non fa venire meno lo sconcerto e l’amarezza".
Alla domanda se si possa fare di più per garantire la certezza della pena, il viceministro dà una risposta netta. "Si, sicuramente – sottolinea Bignami –. Come in tutte le cose si può fare meglio. Ma non dimentichiamo che questo governo sta oggi evitando che prendano il sopravvento iniziative che renderebbero ancor più indulgente e lasco il nostro sistema penale".
Alla voce di Bignami si associa quella del sindaco Matteo Lepore che esprime la vicinanza "mia e di tutta la città alla famiglia del giuslavorista. La notizia della scarcerazione per buona condotta di una persona coinvolta nel piano che uccise Biagi è davvero una decisione che ci sconvolge".
Ad essere uscito ieri dal carcere di Alessandria, dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza alessandrino, è Simone Boccaccini, tra i condannati per l’omicidio del giuslavorista, ucciso nel capoluogo emiliano nel 2002, prima all’ergastolo e poi in appello a 21 anni.
Si unisce alla politica anche il professor Andrea Landi, a quel tempo, ventidue anni fa, preside di quella che era la Facoltà di Economia dell’università di Modena e Reggio Emilia, dove insgenava Marco Biagi, e che nelle settimane successive al suo assassinio propose di intitolare la struttura accademica di via Berengario a Biagi.
"Una decisione che offende la famiglia e tutte le persone che non hanno dimenticato Marco", dice Landi.
g.di.ca