
Spacciavano in pieno giorno, già alla mattina, sia cocaina che hashish. Lo facevano in piazza Scaravilli, nella zona universitaria. Ma...
Spacciavano in pieno giorno, già alla mattina, sia cocaina che hashish. Lo facevano in piazza Scaravilli, nella zona universitaria. Ma la squadra mobile della Polizia di Bologna, con il nuovo dirigente Guglielmo Battisti, aveva già iniziato a seguire i movimenti di due diversi gruppi di pusher. E così ha arrestato cinque giovanissimi, tutti stranieri. Nei guai anche un altro giovane immigrato, denunciato.
I poliziotti sono intervenuti mercoledì tra le 10 e le 15 dopo varie segnalazioni ricevute e attenzionando il territorio. La squadre mobile ha iniziato così a osservare e pedinare alcune persone. Fino a individuare i momenti esatti dello spaccio. Così ecco il primo gruppo di pusher, composto da due tunisini giovanissimi, di cui uno mironne. Gli spacciatori si muovevano in monopattino tra via Zamboni e via Belle Arti con in tasca le dosi da cedere. Il primo, classe 2006 e con precedenti, aveva un coltello a serramanico, cinque grammi di cocaina e 570 euro in contanti. L’altro invece, anche lui con precedenti, 170 euro e 70 grammi di hashish. Entrambi sono stati arrestati.
Nel mirino dei poliziotti è poi finito anche un gruppo di pusher gambiani. In tre erano posizionati davanti alla facoltà di Economia e Commercio. Anche per loro, sempre giovanissimi, la consegna era in monopattino. Per loro, due classe 2000 e un ’95, in totale cinque grammi di cocaina, sette di ketamina, sei di marijuana e 40 di hashish, oltre a 250 euro in contanti e un coltello a serramanico. Per i tre, dopo la direttissima, è stato convalido l’arresto e disposto il divieto di dimora a Bologna. Nei guai anche un algerino classe 1998, beccato anche lui in monopattino in via Zamboni. Aveva in tasca tre dosi di cocaina. Denunciato, è risultato irregolare. Così l’Ufficio immigrazione sta valutando la sua espulsione dall’Italia.
n. m.