Lo zucchero riprende quota: più 20 per cento

Dati incoraggianti dalla campagna bieticola 2020: la produzione media ha raggiunto i 66 quintali per ettaro e la qualità è buona.

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Il distretto dello zucchero e la filiera controllata dal campo alla tavola. Sono due obiettivi che soltanto alcuni anni fa erano impensabili per la CoproB di Minerbio, l’ultimo produttore italiano saccarifero. Dopo aver superato la crisi dovuta alla caduta delle quote di produzione e al crollo dei prezzi, la cooperativa produttori bieticoli guarda al futuro con progetti di livello europeo e con il conforto dei numeri. La campagna saccarifera deve ancora finire, ma la prospettiva è quella di produrre un 20% in più delle 200mila tonnellate di zucchero del 2019.

La produzione va a gonfie vele sia per quanto riguarda la qualità che la quantità: le 66 tonnellate di bietole per ettaro raccolte nel 2020 non si vedevano da anni. CoproB, oltre a essere una realtà storica, è una fonte di reddito per molte aziende agricole e opera su sette regioni. Si parla di 500 dipendenti senza contare l’indotto: il ritorno economico sul territorio è pari a 200 milioni di euro. Autotrasportatori, agricoltori, avventizi, università, tecnici, sono alcune delle figure che traggono beneficio dall’esistenza di CoproB. Il presidente della cooperativa Claudio Gallerani ora punta al distretto dello zucchero: "Ogni attore, dal produttore alla grande distribuzione, deve essere coinvolto per creare una sistema, che ci difenda alle oscillazioni del mercato e faccia dello zucchero italiano sempre più un’eccellenza. Oltre a questa novità, stiamo realizzando la filiera sostenibile, unica a livello europeo. Significa, ad esempio, minor uso di sostanze chimiche e quindi attenuazione dell’impatto ambientale. Vogliamo controllare la filiera dal campo alla tavola, in ogni sua fase".

Quando si parla di un presidente di una realtà estesa e ramificata come CoproB, l’errore è quello di pensare a un dirigente distaccato dai piccoli produttori. Gallerani, invece, conosce molti degli agricoltori che conferiscono le bietole allo stabilimento. La conoscenza di ogni fase del lavoro gli ha permesso di salvaguardare l’ultima fabbrica dello zucchero. "Fondamentale sarà gestire il cambiamento climatico – aggiunge –, arricchendo i terreni perché strutturalmente reggano alle mutazioni in atto. Nel corso della produzione dello zucchero si forma la calce che noi diamo ai coltivatori come fertilizzante per i terreni".

Il ricambio generazionale degli agricoltori è in atto: "Sono sparite piccole aziende perché i proprietari era troppo anziani. Al posto di queste realtà sono sorte grandi imprese agricole, che sono il frutto di vari accorpamenti. Le superfici, destinate alla coltivazione della barbabietola, aumenteranno nel prossimo futuro. I giovani tornano a puntare su questa coltivazione, grazie a un prezzo più equo". Gallerani critica il sindaco di Budrio Maurizio Mazzanti: "Le sue ordinanze a Maddalena per impedire il passaggio dei nostri camion scaricano costi aggiuntivi sugli agricoltori. Noi faremo ricorso, ma colpire CoproB è insensato. Creare ‘fortini’ con le ordinanze è un metodo che porta soltanto disagi al territorio". E poi il presidente lancia un messaggio all’Europa e al Governo: "Non chiediamo soldi, ma regole diverse, affinché il prezzo dello zucchero sia sempre giusto". Matteo Radogna

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