L’olio di Palazzo Varignana Raccolta eccellente e ricca

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È stato ricco e generoso il raccolto 2022 nei 150 ettari di oliveti di Palazzo di Varignana. L’azienda agricola del Palazzo nata nel 2015, infatti, ha potuto rinnovare la sua proposta di oli extravergine di oliva di altissima qualità, togliendo i veli proprio in questi giorni su cinque nuovi oli frutto dell’ultima campagna olearia, la 20222023.

Si tratta di tre monocultivar (Claterna, Vargnano e Stiffonte) e due blend, ribattezzati Blu e Verde. Prodotti di grande qualità ma anche di grande complessità, ottenuti da una filiera integrata a Km rigorosamente 0 come voluto dal patron Carlo Gherardi sin da quando l’Agrivar mosse i suoi primi passi. Prodotti, soprattutto, che possono giovarsi di una stagione, quella andata in archivio, che può davvero considerarsi unica nella sua altalena climatica, come sottolineato da Aleandro Ottanelli, oleologo di Palazzo di Varignana: "Non solo in Emilia-Romagna ma in tutta Italia si è registrata un’annata olearia particolarmente complessa a causa della forte siccità". La scelta di Palazzo di Varignana è stata quella di "optare anche quest’anno per la molitura delle olive entro 6 ore dal raccolto, che permette a Palazzo di Varignana di creare un olio dalla grande complessità che si contraddistingue per la perfetta armonia di sapori e per le bassissime note di acidità".

L’olio extravergine prodotto sulle colline di Varignana, va ricordato, ha ottenuto negli anni riconoscimenti straordinari sia a livello nazionale che, soprattutto, internazionale, che vanno dalle Tre Foglie, le Due Foglie e le Due Foglie Rosse del Gambero Rosso al Gold Award alla New York Olive Oil Competition, e ancora le 5 gocce Bibenda e il Gold Prize al Japanese Olive Oil Prize, oltre ad altri riconoscimenti giunti, tra gli altri paesi, da Canada, Olanda e Dubai.

Claudio Bolognesi

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