
I London Afrobeat Collectiv sono un gruppo in continua evoluzione
Dalle strade di Londra, luogo delle molteplicità culturali, arriva una formazione che rappresenta proprio questo spirito esuberante, ricco di citazioni, di amore per tante differenti fonti sonore. I London Afrobeat Collective, stasera in piazza Lucio Dalla al DiMondi Festival (ore 21) sono un gruppo che rilegge, con un altissimo tasso ritmico, il patrimonio sonoro che, negli Anni ’70, grazie a una personalità come il nigeriano Fela Kuti, fece innamorare (e ballare) i giovani di ogni angolo del pianeta, mescolando l’esplicito linguaggio ‘funky’ del corpo di James Brown con il tribalismo moderno di megalopoli come Lagos. Canzoni che raccontano le frontiere, il desiderio di unire la festa con la consapevolezza sociale, il ballo con la necessità di fare della musica un territorio di condivisione e di scambio.
Un collettivo composto da artisti che provengono da Inghilterra, Italia, Francia, Congo, Nuova Zelanda e Argentina, che hanno trovato nelle vie della capitale britannica il luogo ideale per crescere come strumentisti e far sedimentare intorno a sé una comunità sempre più vasta, che è passata dai frequentatori delle feste che organizzavano nei piccoli club al pubblico sterminato del Festival di Glastonbury, uno dei più importanti e affollati appuntamenti pop internazionali. Su quel palco si sono esibiti nell’area dedicata ai nuovi talenti selezionati dalla manifestazione nel 2010, scelti grazie alla bellezza del loro omonimo album d’esordio e poi sono tornati nella sezione dedicata alle star, facendo muovere decina di migliaia di ballerini con la ‘loro’ Africa’ rielaborata tra elettronica e jazz. Questa passione ha portato i London Afrobeat Collective nella ‘casa’ dove l’afro beat è nato, il celebre Shrine Club di Lagos, la base dove viveva e registrava Fela Kuti per la Felabration, la festa che ogni anno rende omaggio al grande musicista con esibizioni degli artisti che a lui si sono ispirati. Un riconoscimento importante per un gruppo che, nelle sue canzoni, passa con disinvoltura dalla lingua inglese e dal francese agli idiomi youruba e lingala, la lingu bantu parlata in Congo.
A Bologna presenteranno le canzoni del loro ultimo album, ’Esengo’, parola lingala che può essere tradotta con ’gioia’. Che è proprio il sentimento che trasmettono dal vivo, dalla prima all’ultima nota. La gioia di vivere, di fare sempre nuove esperienze, di accrescere la propria bravura come strumentisti conoscendo artisti differenti e duettando con loro. Un gruppo, i London Afrobeat Collective, in continua trasformazione, in perenne movimento per le geografie, alla ricerca di suoni del passato che diventano esperienza di ballo contemporanea.
Pierfrancesco Pacoda