Bologna, monsignor Luciano Sarti è servo di Dio

Nato a Budrio nel 1910, per 48 anni è stato rettore del Santuario della Madonna del Poggio. Ora si chiude la fase di canonzzazione

Monsignor Luciano Sarti con Vincenzo Cavina

Monsignor Luciano Sarti con Vincenzo Cavina

Domenica 21, alle 18,30, nella parrocchia di San Biagio di Castel San Pietro Terme (via Stradelli Guelfi, 1560, Poggio), l’arcivescovo Matteo Zuppi, dopo la celebrazione dei Vespri, concluderà la fase diocesana del processo di canonizzazione di monsignor Luciano Sarti, già servo di Dio.

Con questo atto, la documentazione relativa la vita anche spirituale di Luciano Sarti passa ora nelle mani della Congregazione romana per le Cause dei Santi, a Roma.

Il Servo di Dio Luciano Sarti è nato a Budrio il 15 dicembre 1910 da una famiglia povera. Ha ha solo sette anni quando il padre muore sul fronte del Grappa dopo essere scampato alla disfatta di Caporetto.

All’età di 14 anni Luciano entra in seminario a Bologna: il rettore è monsignor Marcello Mimmi che diventerà vescovo di Crema e poi di Bari e Napoli, per approdare al dicastero romano dei Vescovi), mentre direttore spirituale è don Cesare Sarti, figura di grande rilievo nella formazione spirituale di generazioni di preti bolognesi. Intanto cominciano a manifestarsi sintomi di una salute cagionevole che caratterizzerà tutta la vita di don Luciano, segnandolo nel fisico.

Il 22 dicembre 1934 è diacono. Il 6 aprile 1935, l’agognata ordinazione presbiteriale impartita dall'arcivescovo Nasalli Rocca. La sua prima messa solenne sarà celebrata il giorno successivo all'ordinazione, domenica di Passione, nella parrocchia di Medicina. Nel 1939, anche a causa della sua salute precaria, viene nominato rettore del Santuario della Madonna del Poggio a Castel San Pietro. Vi rimarrà per 48 anni, fino alla morte. Ben presto quel piccolo santuario diventerà “un centro di irradiazione spirituale straordinaria per moltissime persone che hanno sentito l'esigenza di ascoltare quel sacerdote e di pregare con lui, sotto lo sguardo materno della Madonna del Poggio”. Morì sofferente e sereno nell'ospedale di Castel San Pietro il 25 aprile 1987.

La salma del Servo di Dio venne traslata, nel settembre 2009 nella parrocchia del Poggio, in una tomba molto semplice che ricalca le caratteristiche delle tombe silenti così chiamate perché non riportano foto e a volte nemmeno iscrizioni. Il sarcofago è posto a terra e su di esso si leva un paramento in pietra. Sul fronte del paramento due segni perpendicolari riprodurranno il simbolo della croce.

 

 

 

Domenica 21, alle 18,30, nella parrocchia di San Biagio di Castel San Pietro Terme (via Stradelli Guelfi, 1560, Poggio), l’arcivescovo Matteo Zuppi, dopo la celebrazione dei Vespri, concluderà la fase diocesana del processo di canonizzazione di monsignor Luciano Sarti, già servo di Dio.

Con questo atto, la documentazione relativa la vita anche spirituale di Luciano Sarti passa ora nelle mani della Congregazione romana per le Cause dei Santi, a Roma.

Il Servo di Dio Luciano Sarti è nato a Budrio il 15 dicembre 1910 da una famiglia povera. Ha ha solo sette anni quando il padre muore sul fronte del Grappa dopo essere scampato alla disfatta di Caporetto.

All’età di 14 anni Luciano entra in seminario a Bologna: il rettore è monsignor Marcello Mimmi che diventerà vescovo di Crema e poi di Bari e Napoli, per approdare al dicastero romano dei Vescovi), mentre direttore spirituale è don Cesare Sarti, figura di grande rilievo nella formazione spirituale di generazioni di preti bolognesi. Intanto cominciano a manifestarsi sintomi di una salute cagionevole che caratterizzerà tutta la vita di don Luciano, segnandolo nel fisico.

Il 22 dicembre 1934 è diacono. Il 6 aprile 1935, l’agognata ordinazione presbiteriale impartita dall'arcivescovo Nasalli Rocca. La sua prima messa solenne sarà celebrata il giorno successivo all'ordinazione, domenica di Passione, nella parrocchia di Medicina. Nel 1939, anche a causa della sua salute precaria, viene nominato rettore del Santuario della Madonna del Poggio a Castel San Pietro. Vi rimarrà per 48 anni, fino alla morte. Ben presto quel piccolo santuario diventerà “un centro di irradiazione spirituale straordinaria per moltissime persone che hanno sentito l'esigenza di ascoltare quel sacerdote e di pregare con lui, sotto lo sguardo materno della Madonna del Poggio”. Morì sofferente e sereno nell'ospedale di Castel San Pietro il 25 aprile 1987.

La salma del Servo di Dio venne traslata, nel settembre 2009 nella parrocchia del Poggio, in una tomba molto semplice che ricalca le caratteristiche delle tombe silenti così chiamate perché non riportano foto e a volte nemmeno iscrizioni. Il sarcofago è posto a terra e su di esso si leva un paramento in pietra. Sul fronte del paramento due segni perpendicolari riprodurranno il simbolo della croce.

 

 

Bologna, 19 ottobre 2018Domenica 21, alle 18,30, nella parrocchia di San Biagio di Castel San Pietro Terme (via Stradelli Guelfi, 1560, Poggio), l’arcivescovo Matteo Zuppi, dopo la celebrazione dei Vespri, concluderà la fase diocesana del processo di canonizzazione di monsignor Luciano Sarti, già servo di Dio.

Con questo atto, la documentazione relativa la vita anche spirituale di Luciano Sarti passa ora nelle mani della Congregazione romana per le Cause dei Santi, a Roma.

Il Servo di Dio Luciano Sarti è nato a Budrio il 15 dicembre 1910 da una famiglia povera. Ha ha solo sette anni quando il padre muore sul fronte del Grappa dopo essere scampato alla disfatta di Caporetto.

All’età di 14 anni Luciano entra in seminario a Bologna: il rettore è monsignor Marcello Mimmi che diventerà vescovo di Crema e poi di Bari e Napoli, per approdare al dicastero romano dei Vescovi), mentre direttore spirituale è don Cesare Sarti, figura di grande rilievo nella formazione spirituale di generazioni di preti bolognesi. Intanto cominciano a manifestarsi sintomi di una salute cagionevole che caratterizzerà tutta la vita di don Luciano, segnandolo nel fisico.

Il 22 dicembre 1934 è diacono. Il 6 aprile 1935, l’agognata ordinazione presbiteriale impartita dall'arcivescovo Nasalli Rocca. La sua prima messa solenne sarà celebrata il giorno successivo all'ordinazione, domenica di Passione, nella parrocchia di Medicina. Nel 1939, anche a causa della sua salute precaria, viene nominato rettore del Santuario della Madonna del Poggio a Castel San Pietro. Vi rimarrà per 48 anni, fino alla morte. Ben presto quel piccolo santuario diventerà “un centro di irradiazione spirituale straordinaria per moltissime persone che hanno sentito l'esigenza di ascoltare quel sacerdote e di pregare con lui, sotto lo sguardo materno della Madonna del Poggio”. Morì sofferente e sereno nell'ospedale di Castel San Pietro il 25 aprile 1987.

La salma del Servo di Dio venne traslata, nel settembre 2009 nella parrocchia del Poggio, in una tomba molto semplice che ricalca le caratteristiche delle tombe silenti così chiamate perché non riportano foto e a volte nemmeno iscrizioni. Il sarcofago è posto a terra e su di esso si leva un paramento in pietra. Sul fronte del paramento due segni perpendicolari riprodurranno il simbolo della croce.

 

 

Castel San Pietro Terme (Bologna), 19 ottobre 2018 - Domenica 21, alle 18,30, nella parrocchia di San Biagio di Castel San Pietro Terme (via Stradelli Guelfi, 1560, Poggio), l’arcivescovo Matteo Zuppi, dopo la celebrazione dei Vespri, concluderà la fase diocesana del processo di canonizzazione di monsignor Luciano Sarti, già servo di Dio.

Con questo atto, la documentazione relativa la vita anche spirituale di Luciano Sarti passa ora nelle mani della Congregazione per le Cause dei Santi, a Roma. Il Servo di Dio Luciano Sarti è nato a Budrio il 15 dicembre 1910 da una famiglia povera. Ha ha solo sette anni quando il padre muore sul fronte del Grappa dopo essere scampato alla disfatta di Caporetto.

All’età di 14 anni Luciano entra in seminario a Bologna: il rettore è monsignor Marcello Mimmi che diventerà vescovo di Crema e poi di Bari e Napoli (per poi approdare al dicastero romano dei Vescovi), mentre direttore spirituale è don Cesare Sarti, figura di grande rilievo nella formazione spirituale di generazioni di preti bolognesi. Intanto cominciano a manifestarsi sintomi di una salute cagionevole che caratterizzerà tutta la vita di don Luciano, segnandolo nel fisico.

Il 22 dicembre 1934 è diacono. Il 6 aprile 1935, l’agognata ordinazione presbiteriale con l'arcivescovo Nasalli Rocca. La sua prima messa solenne sarà celebrata il giorno successivo all'ordinazione, domenica di Passione, nella parrocchia di Medicina. Nel 1939, anche a causa della sua salute precaria, viene nominato rettore del Santuario della Madonna del Poggio a Castel San Pietro. Vi rimarrà per 48 anni, fino alla morte. Ben presto quel piccolo santuario diventerà “un centro di irradiazione spirituale straordinaria per moltissime persone che hanno sentito l'esigenza di ascoltare quel sacerdote e di pregare con lui, sotto lo sguardo materno della Madonna del Poggio”. E' morto all'ospedale di Castel San Pietro il 25 aprile 1987.

La salma del Servo di Dio venne traslata, nel settembre 2009 nella parrocchia del Poggio, in una tomba molto semplice che ricalca le caratteristiche delle tombe silenti così chiamate perché non riportano foto e a volte nemmeno iscrizioni. Il sarcofago è posto a terra e su di esso si leva un paramento in pietra. Sul fronte del paramento, il simbolo della croce.

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