Lucio Dalla, i parenti ai fan. "La casa-studio non sarà svuotata"

La cugina del cantante dopo la sentenza del Consiglio di Stato

Lucio Dalla

Una foto d'archivio di Lucio Dalla. CARLO FERRARO/ANSA/on

Bologna, 21 ottobre 2018 - La partita dell’eredità di Lucio Dalla si chiude qui. Il ricorso contro la sentenza del Tar è stato accolto dal Consiglio di Stato, tutti gli oggetti contenuti nell’appartamento del maestro in via D’Azeglio possono essere spostati o rimossi a piacimento degli eredi.

IL COMMENTO Un patrimonio dell'umanitàdi Beppe Boni

LEGGI ANCHE Gli eredi vincono il ricorso

LUCIODALLAG_3085448_231658
LUCIODALLAG_3085448_231658

Così Donatella Grazia, ex presidente della Fondazione Dallada febbraio scorso alla guida c’è un altro parente, Andrea Faccani – e cugina del cantautore (anche se non nel gruppo degli eredi diretti che ha presentato il ricorso contro il vincolo ministeriale), non ha dubbi: «La partita si chiude qui, ma questo non cambia nulla per gli eredi e per la Fondazione, che continuerà le proprie attività». Attività come per esempio le 120 visite guidate per circa 3.200 persone organizzate lo scorso anno assieme a Cna e Comune con il contributo della Camera di Commercio per l’iniziativa ‘A Casa di Lucio nella Città della musica 2018.

DALLA1_3276696_170549
DALLA1_3276696_170549

La sentenza che ammette come divisibili la casa-studo di Dalla e tutto ciò che vi è contenuto, quindi, renderebbe soltanto «più lineari le cose, per esempio l’organizzazione di una mostra degli oggetti appartenuti a Lucio fuori dall’appartamento – prosegue Grazia –. Ma la Fondazione nasce apposta per preservare l’eredità artistica e culturale di Dalla, non ha motivo di cambiare ora i propri intenti». Vero è che gli oggetti contenuti dalla casa di Lucio sono numerosissimi e difficilmente tutti di valore culturale davvero rilevante, ma ugualmente non sono chiare le ragioni del ricorso contro il Tar, se davvero gli eredi non hanno alcuna intenzione di alterare lo stato attuale delle cose nella casa-studio.

LEGGI ANCHE Lucio Dalla, la statua-panchina va in Puglia

image
image

Ma che qualche progetto che riguarda la dimora del cantante e la Fondazione Dalla sia in cantiere lo conferma anche il Comune, che fa sapere come entro la fine dell’anno verranno annunciate iniziative allo studio già da qualche mese. «Con la Fondazione e gli eredi di Dalla è in corso da tempo un lavoro condiviso – fanno sapere da Palazzo d’Accursio –. C’è stima reciproca e abbiamo in mente progetti per valorizzare e rilanciare la memoria del percorso e della storia di Lucio». A questo punto pare evidente che le iniziative previste siano tutte per il 2019. E magari qualcuna di queste avrà a che fare anche con il 4 marzo...

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro