Lucio Dalla, luci all'asta. "Aiuteranno i nostri malati"

Bologna, 29 giugno 2019 - "Per continuare a sperare". È forse questo, tra i versi di Lucio Dalla che hanno illuminato via D’Azeglio durante le ultime Festività, quello che meglio dà il senso delle cure e del sostegno prestati ogni giorno ai pazienti del reparto di Oncologia medica del Policlinico Sant’Orsola. Nella serata benefica di Palazzo Re Enzo che, il prossimo 2 luglio, vedrà la celebre casa d’aste Sotheby’s assegnare al miglior offerente le luminarie meglio riuscite degli ultimi anni, però, ogni singolo passaggio de ‘L’ anno che verrà’ sarà battuto e l’intero ricavato sarà devoluto alle attività di chi è vicino ai malati e alle loro famiglie.

Nello specifico, a una struttura che è la più grande del suo genere in regione, con i suoi 33 posti letto occupati, nel 2018, da 910 pazienti affetti da tumori e con le sue 36 postazioni per le terapie antitumorali dalle quali nell’ultimo anno sono transitati 1.800 degenti.

Nonostante la professionalità dell’unità diretta dal professor Andrea Ardizzoni, forte di 75 sperimentazioni cliniche all’attivo nell’ultimo quadriennio, e una dotazione tecnica già all’avanguardia, «l’aumento delle richieste di ricovero ci mette di fronte alla necessità di ampliare gli spazi di lavoro e integrare le attuali attrezzature».

Il mezzo per farlo risponde al nome di ‘Lo spazio che cura’, il progetto del valore di 220mila euro nato nel marzo scorso assieme alla Fondazione Sant’Orsola, nelle cui casse confluiranno i denari raccolti durante la cena di gala e l’asta di martedì. «Il primo passo, appena avremo a disposizione fondi sufficienti, sarà acquistare 20 letti elettrici e 20 poltrone per le terapie di nuova generazione – ha spiegato Ardizzoni –, poi arriverà il momento degli ampliamenti, a partire da una più confortevole sala d’aspetto per degenti e famiglie».