L'annuncio del ministro Franceschini: "Il patrimonio di Lucio Dalla sarà vincolato"

Ma la Fondazione è preoccupata: "L'avvio della procedura ha fermato il progetto di apertura della Casa Museo" FOTO Gli appartamenti in via D'Azeglio - La barca "Brilla & Billy" - La villa siciliana

Corso Buenos Aires - Lucio Dalla

Corso Buenos Aires - Lucio Dalla

Bologna, 11 ottobre 2014 - E' stata avviata la procedura per il vincolo sulla collezione di Lucio Dalla. Lo twitta il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini, che aggiunge: "un patrimonio da non disperdere ma da conservare e valorizzare".

Si tratta del grande appartamento zeppo di opere contemporanee, arredi antichi, foto e oggetti significativi, al piano nobile del palazzo che il cantautore abitava nella centralissima via D'Azeglio a Bologna. Sono già partiti i contatti tra la Direzione regionale dei Beni culturali e la Fondazione Lucio Dalla, preoccupata che la procedura per esaminare i pezzi uno per uno possa bloccare l'apertura della Casa Museo, pensata per marzo 2015, sottolinea la presidente Donatella Grazia: "Sembra che siano preoccupati che noi possiamo disperdere qualcosa, quando la Fondazione nasce proprio per preservare e valorizzare il patrimonio di Lucio. La misura lascerebbe pensare che noi ci stiamo comportando in maniera non consona, ma non e' cosi'. Anzi, l'avvio della procedura ha fermato il progetto di apertura della Casa Museo".

Tra i problemi sul tappeto, anche l'asta di parte dei beni appartenuti al cantautore, ma la presidente Grazia precisa che "non e' mai stato in vendita ne' messo all'asta il piano nobile, ma solo le mansarde, che non c'entrano con il grande appartamento pieno di opere d'arte abitato da Lucio".

Arrivano rassicurazioni dall'architetto Carla Di Francesco, responsabile della Direzione regionale di Beni culturali, che conosceva il cantautore ed e' stata anche sua ospite nel grande appartamento: "La dichiarazione di interesse culturale per la casa di Lucio Dalla non e' un provvedimento punitivo, e' un atto dovuto del tutto indipendente. Il vincolo sarebbe stato avviato gia' due anni fa se i funzionari delle soprintendenze non fossero stati impegnati nelle verifiche post-terremoto in Emilia".

“Non potremo che andare nella stessa direzione di tutela della Fondazione. L'importante - sottolinea l'architetto - e' che con pazienza e insieme, i miei funzionari e loro, si mettano al lavoro catalogando ogni oggetto. Alcuni potranno non essere significativi per il vincolo e, quindi, anche avviati alla vendita, ma quelli vincolati dovranno restare a descrivere la casa e l'artista che l'abitava. Conterei, se la collaborazione sara' proficua, di poter chiudere il vincolo per la fine dell'anno". In tempo dunque per l'ipotizzata apertura della Casa Museo in marzo.

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