Lucio Dalla statua a Bologna, ecco l'inaugurazione in piazza Cavour

Finalmente uscita dalla storica fonderia Venturi, ideata e creata dal giovane artista Antonello Paladino e voluta dal cugino del cantautore Lino Zaccanti, che l’ha acquistata e poi donata al Comune

La statua di Lucio Dalla in piazza Cavour con l'artista Antonello Paladino (Foto Schicchi)

La statua di Lucio Dalla in piazza Cavour con l'artista Antonello Paladino (Foto Schicchi)

Bologna, 10 luglio 2021 - E’ il gioco di sguardi e di prospettive l’aspetto più affascinante della nuova opera, la statua dedicata a Lucio Dalla, che da oggi completa l’arredo urbano di Piazza Cavour.  Un Lucio Dalla dall’aspetto beffardo, ironico, dissacrante guarda le finestre della casa della sua infanzia, seduto sulla panchina sulla quale avrà sicuramente trascorso gli anni formativi, prima di trasferirsi con il suo gruppo di inseparabili amici nella vicina Piazza San Francesco, da dove partivano le spedizioni per andare a giocare a calcio nei prati di Gaibola.

Migration

Finalmente uscita dalla storica fonderia Venturi, che ha visto nascere le opere di più di una generazione di scultori materici bolognesi, ideata e creata dal giovane artista Antonello Paladino, fortemente voluta dal cugino del cantautore Lino Zaccanti, che l’ha acquistata e poi donata al Comune, adesso campeggia nel centro storico, arricchendo così gli itinerari dedicati al cantante di un nuovo tassello.

E’ un ulteriore contributo che la Fondazione Dalla, che raccoglie i parenti più stretti del musicista, regala a Bologna, dopo l’apertura della casa museo di Via d’Azeglio, destinato diventare il punto di partenza di percorsi inediti che solcano la città, che, anche attraverso iniziative come questa, dimostra quanto appropriato sia il senso del riconoscimento Unesco di Bologna Città Creativa della Musica.

"Non voglio fare polemiche, però non sono molto contento che sia qui, avrei preferito piazza de' Celestini". Pur precisando di non voler polemizzare con nessuno, dunque, Lino Zaccanti, cugino di Lucio Dalla e donatore della statua del musicista inaugurata questa mattina in piazza Cavour a Bologna, non nasconde il proprio dispiacere per il fatto che l'opera non sia stata posizionata in piazza de' Celestini, che costeggia l'abitazione di Dalla in via D'Azeglio.

"Purtroppo non è stato possibile metterla là", spiega Zaccanti a margine dell'evento di questa mattina, aggiungendo di essere "comunque contento di questo omaggio a mio cugino". Insomma, sintetizza, la panchina di piazza Cavour "è un ripiego, ma va bene lo stesso".

"Tutti noi da piccoli abbiamo giocato in qualche posto che ricordiamo come molto grande - ha detto il sindaco Merola - immagino che per Lucio, che ha passato con i suoi amici molti pomeriggi qui, questa resterà sempre la sua piazza grande, come sarà grande il ricordo di un'artista che ha fatto tanto per la musica italiana e per la reputazione di Bologna nel mondo".

La Fondazione Lucio Dalla, infine, ha presentato le iniziative dei prossimi due anni. Un periodo in cui cadranno gli anniversari della morte del cantante, il primo marzo 2022 saranno passati 10 anni, e gli 80 anni dalla nascita, il 4 marzo 2023. Proprio il primo marzo del prossimo anno verrà inaugurata una mostra a Bologna, dalla durata di tre mesi, che poi si sposterà a Roma, Milano e Napoli con l'obiettivo di trasferirsi in Germania, in Austria e in Argentina, dove Dalla continua a essere apprezzato.

A curare lo spazio espositivo itinerante sarà Alessandro Nicosia, presidente di Creare organizzare realizzare (Cor), che si è già occupato delle mostre dedicate a Fellini, Fallaci, Pavarotti, Totò, De Filippo e Sordi. L'esposizione, che avrà anche materiali inediti, sarà divisa in due: "La prima parte è dedicata al suo percorso artistico - ha spiegato Nicosia - dall'altra ci sarà il racconto della sua personalità, degli amori e delle passioni di Lucio come il mare, la Ferrari e l'arte".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro