Banca del latte a Bologna, Luna pesava 660 grammi. "Salvata da un’équipe meravigliosa"

La mamma Ludovica Storer: "Appena nata si nutriva ogni tre ore con un millilitro di latte, a volte mio a volte preso dalla banca"

Ludovica allatta. Luna: «So che cosa vuol dire nutrire una bimba così piccola»

Ludovica allatta. Luna: «So che cosa vuol dire nutrire una bimba così piccola»

Luna quando è nata era una bimba piuma, è rimasta a lungo nella terapia intensiva neonatale del Sant’Orsola, diventando una ’cliente’ della banca del latte, prima di riuscire ad attaccarsi al seno della mamma. Adesso ha un anno e mezzo e quando la piccola guerriera torna in visita nella Neonatologia tutti le stanno attorno e la ricoprono di coccole.

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"Alla nascita pesava 660 grammi e poi per effetto del calo fisiologico è scesa a 509 grammi. So bene che cosa vuol dire nutrire una bimba così piccola", ricorda con emozione Ludovica Storer, 31 anni, giocatrice di pallacanestro fino a quando ha scoperto di essere in gravidanza.

"Sono veneta, a Bologna da cinque anni: ero nella Progresso, poi quando la squadra è arrivata in A1 con la Virtus ho dovuto smettere, ma va bene così, adesso ho questa bimba speciale che va già al nido ed è estroversa e socievole, forse perché nei mesi del ricovero è passata dalle braccia di decine di medici e infermieri e i risultati sono stati miracolosi". Ludovica ricorda che con Luna "tutto è stato avventuroso, a partire dal cesareo d’urgenza, di cui non smetterò mai di ringraziare il ginecologo Antonio Farina e poi le infermiere Virgilia e Clara". E il latte? "Luna appena nata si nutriva con un millilitro di latte ogni tre ore – precisa –, quindi a volte bastavano anche le poche gocce che producevo io, in altri momenti, invece, bisognava ricorrere alla banca del latte che l’ha salvata insieme alle molte terapie a cui il professor Corvaglia e la sua meravigliosa équipe l’hanno sottoposta. La bimba non aveva la forza di attaccarsi a me ed è stata nutrita prima con un sondino gastrico e poi con il biberon. Adesso? Dopo un anno e mezzo la sto ancora allattando, perché non riesco a staccarla...", spiega sorridendo. Ludovica ammette che i momenti difficili sono stati tanti, "e ho potuto sopportare il peso di quei mesi solo dividendolo con Simone, il papà di Luna. Ora racconto la mia storia per incoraggiare altre mamme a superare i timori che avevo io: non è vero che se un bimbo si abitua al biberon poi non si attaccherà più al seno. Io e Luna ne siamo la prova".

 

 

 

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