Lunga fila di auto al Marconi: code e disagi

Altra giornata da bollino nero all’aeroporto a causa del maxi flusso di passeggeri. Ma lo scalo si sfila: colpa dei veicoli in sosta

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di Francesco Moroni

Sì, viaggiare. Eppure ultimamente partire dall’aeroporto Marconi sembra non essere più una passeggiata, con il grande ritorno dei viaggiatori che continua a fare rima con disagi e disservizi. Lunghe code, ore di attesa e traffico completamente in tilt (di nuovo): uno spettacolo già visto. Lo stesso andato in scena negli ultimi fine settimana, da quando la bella stagione ha cominciato a entrare nel vivo, il virus ha iniziato a mollare la presa e sono spariti ‘Green pass’ e altre restrizioni. In sostanza, da quando è tornata la voglia di sognare spiagge o trekking immersi nel verde. Il 4 giugno lo scalo aveva contato 30mila accessi, tra arrivi e partenze in un giorno: numeri da pre Covid, per la prima volta da due anni a questa parte. Un ritorno dei passeggeri che coincide con uno stallo che continua a ripetersi e, a questo punto, quasi a diventare cronico.

Il problema principale riguarda le auto in sosta, che parcheggiate un po’ dove capita – complice magari il dover accompagnare di fretta qualcuno che sta per partire. E così i mezzi lasciati a macchia di leopardo finiscono per ostacolare la circolazione. A volte per congelarla proprio, per decine e decine di minuti, con la conseguente pioggia di segnalazioni al Carlino.

Dall’aeroporto ricordano che il periodo di ripresa dalla pandemia coincide con un momento delicato della gestione degli afflussi, ma soprattutto di come da anni resti aperta la ‘Wait zone’: un’area di sosta gratuita per 60 minuti pensata appositamente per consentire di fermarsi con la macchina in tranquillità, senza mandare tutto nel caos. Insomma, le soluzioni ci sarebbero anche, ma il Marconi conferma come il problema non sia imputabile a una cattiva gestione dei servizi, ma piuttosto a comportamenti errati dei cittadini. Forse, un po’ scombussolati proprio da quella voglia irrefrenabile di tornare a viaggiare.

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