Lupi in Appennino, Mastacchi: "Salvaguardare le attività"

Lupi in Appennino, Mastacchi:  "Salvaguardare le attività"

Lupi in Appennino, Mastacchi: "Salvaguardare le attività"

Il capogruppo di Rete Civica Marco Mastacchi (nella foto) ha presentato alla giunta regionale una interpellanza per sapere quali iniziative urgenti, anche di concerto con il Governo, l’Emilia Romagna intende intraprendere per garantire un giusto equilibrio tra la presenza del lupo e quella degli allevatori, per salvaguardare al tempo stesso le attività delle comunità locali e la conservazione e la valorizzazione delle peculiarità faunistiche ed ambientali del territorio e del lupo. L’iniziativa intende anche salvaguardare il bosco da alcune azioni individuali che sono avvenute nella passata stagione e che hanno visto il deposito di parecchie esche avvelenate per abbassare la presenza di questo animale. In particolare nel giugno del 2022 nel parco di Monte Sole venne sterminato un intero branco di 5 esemplari che ingerirono alcuni bocconi di carne a cui era stato aggiunto del topicida. Tra l’altro questa fu la causa della morte anche di alcuni cani, in particolare quelli utilizzati per la ricerca del tartufo. Sempre sull’Appennino sono sempre più frequenti anche gli avvistamenti e le aggressioni che si registrano non solo durante la notte ma anche in pieno giorno, ai danni degli animali da compagnia e dei cani durante le battute di caccia, provocando una perdita anche dal punto di vista affettivo e non solo economico. Per tutti questi motivi il consigliere regionale Mastacchi ha chiesto alla giunta, quali attività intende promuovere per realizzare un piano di contenimento del lupo che non si limiti ad azioni passive a carico degli agricoltori, come il reperimento dei cani da guardiania o le recinzioni metalliche, ma preveda azioni di contenimento concrete allo scopo di tutelare anche il benessere delle popolazioni che abitano in quelle aree. Sul tema la stessa Comissione Europea si è dimostrata molto più flessibile nell’attuare azioni che, preservando le specie protette, consentano comunque una maggiore sicurezza del territorio, permettendo anche il prelievo e il trasporto di questi animali in altre aree.

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