GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Lupo investito e ucciso nella strada-trappola

L’esemplare ritrovato in via Landa. La guida Riccardo Bacchi: "Qui è una strage, gli animali restano prigionieri delle recinzioni"

Il lupo investito e, a destra, Michele Vignodelli del Wwf

Il lupo investito e, a destra, Michele Vignodelli del Wwf

Bologna, 26 aprile 2025 – Via Landa trappola per gli animali protetti e pericolo per gli automobilisti. E’ la convinzione di tanti residenti a ridosso della strada provinciale 75 di Montemaggiore, nel territorio di Monte San Pietro, dove la settimana scorsa a bordo strada è stato ritrovato il corpo senza vita di un lupo, vittima evidente dell’urto con un mezzo in transito. "E’ stato ritrovato dai residenti e quando sono arrivato era già morto. Si tratta certamente di un lupo, grigio, sottospecie del lupo appenninico che ormai è diffuso anche in pianura – racconta Riccardo Bacchi, guida ambientale escursionistica che abita a poca distanza dal luogo del ritrovamento –. In questo tratto però io stesso ho già constatato l’investimento di tre tassi, una volpe, 4 o 5 faine, una marea di ricci, oltre a cinghiali e caprioli. Ho chiamato tante volte il centro tutela della fauna selvatica di Monte Adone. Tanti di essi muoiono perché intrappolati sul corridoio della corsia stradale dalle recinzioni che non permettono loro di attraversare. Un problema che va risolto con interventi strutturali di riduzione della velocità, di creazione di varchi nelle recinzioni, di attraversamenti protetti. Per il bene degli animali ma anche degli automobilisti".

Un suggerimento ripreso dal vicepresidente di Wwf Bologna, Michele Vignodelli, che osserva: "Il problema degli attraversamenti stradali da parte della fauna selvatica rappresenta un pericolo per la sicurezza umana e la conservazione delle specie selvatiche. Nel 2023 si sono registrati in Italia 193 incidenti significativi, ovvero con persone ferite o decedute, con il coinvolgimento di animali, che hanno causato 11 morti e 232 feriti. Ogni anno in Europa vengono uccisi circa 194 milioni di uccelli appartenenti a 423 specie e 29 milioni di mammiferi appartenenti a 212 specie – spiega Vignodelli –. Questo fenomeno è nella maggior parte dei casi dovuto a diversi fattori come la frammentazione degli habitat che costringe alcune specie ad attraversare le strade nell’ambito degli spostamenti migratori o per la ricerca di risorse alimentari".

"La provincia di Bologna – conclude il vicepresidente del Wwf di Bologna – è in netto ritardo rispetto ad altre sulla mappatura dei punti più a rischio e sull’adozione di misure preventive adeguate. Si deve intervenire con la massima urgenza per fermare questa strage".