M5s, candidati scelti in rete. Piccinini non corre

La capogruppo grillina rimarrà in viale Aldo Moro, come prevedono le regole del Movimento

Migration

Il Movimento 5 stelle dà il via alle ‘parlamentarie’, con la presentazione da parte degli iscritti delle autocandidature. Si è conclusa così la discussione interna sulle modalità di scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

La novità – rispetto alle vecchie regole – è l’introduzione del cosiddetto ‘sistema misto’. Si riconosce infatti al leader Giuseppe

Conte "la facoltà di indicare modalità e i criteri per la formazione delle liste di candidati".

Le autocandidature per le parlamentarie si possono presentare dalle ore 14 di domani alla stessa ora di lunedì 8 agosto. Ciascun iscritto potrà avanzare la propria candidatura.

Non potranno però candidarsi "coloro che ricoprono attualmente una carica elettiva, salvo che la stessa non abbia scadenza nell’anno 2022". A Bologna, per esempio, non potrà correre Silvia Piccinini, capogruppo M5s in Regione, che dovrà terminare il proprio mandato.

In un primo momento si pensava potesse essere fissato un minimo di sei mesi di pre-iscrizione al Movimento, come previsto dalle scorse europee. Stando alle regole pubblicate sul sito del M5s, invece, questo limite sarebbe stato eliminato.

I sei mesi, tra l’altro, avrebbero potuto mettere a rischio la candidatura dell’ex deputato Alessandro Di Battista, disiscritto dal M5S per via dell’ingresso nel governo Draghi.

Sotto le Due Torri, il Movimento nei giorni scorsi ha perso alcuni pezzi pregiati. I due eletti in Comune, l’assessore Massimo Bugani e il consigliere Marco Piazza, hanno infatti detto addio ai grillini per trovare casa in Articolo 1, il partito di Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro