Ma i portici sono nostri, non dell’Unesco

Giorgio

Comaschi

Sì, ma erano nostri anche senza l’Unesco. Sì perché adesso dovrebbe essere di proprietà loro. I portici ièn nùster, sono nostri! Chi sono questi qui? Cosa vogliono?- "Ma verranno molti più turisti". -E alàura? Prima del locdàun ti lamentavi che c’erano troppi turisti, che sembrava di essere a Venezia e che Bologna era un casino. E adesso ne vuoi ancora? E poi comunque a vedere i portici vengono lo stesso, anche senza l’Unesco, a tal dègh mè- "Ma scusa, abbiamo fatto tanta fatica perchè diventassero patrimonio dell’umanità e te adesso dici così?". -Sai cos’è patrimonio dell’umanità? Bulàggna. E basta. Senza stare a fare tutte quelle domande e quegli incartamenti. E adesso dicono: ‘va bene, siete patrimonio dell’umanità’. E alaura? Di mò, cosa cambia- "Ah bè se ragioni così ciccia". -Anc mi muièr alàura l’è patrimonio dell’umanità, perchè fa delle tagliatelle che se le sente l’Unesco al va zò ed tèsta. Vedrai che anche mia moglie la fanno subito patrimonio, ai scumètt- "Sì, ma sei proprio un bolognese geloso del suo cortile". -Par fòrza. L’arìva dal zànt che non si sa chi è, a giocare col mio pallone. Ma al ballon l’è al mì, è mio. E io vorrei giocare con chi mi pare. Se vieni facciamo due titi- "Dai, che adesso è arrivato anche Arnautovic e sono tutti contenti". -Chi?- "Arnautovic, il centravanti nuovo, quello con tutti i tatuaggi. Erano in 500 in via Indipendenza ad aspettarlo"". -As vad chi ’n avevàn un càz da fèr. Ascolta Astronautovic… dimmi mò che affare di cazzetto è quello lì. Che al còsta una cifra da guintèr màtt. E l’ha trantadù àn, trentadue anni. Mo chi èl? Messi? O Pappè, cum as ciàma? Io non li avrei mai spesi per uno che giocava in Cina e l’ha fat due o tre gol in cròuss, due o tre gol in croce- "Dai, mò bisogna avere un po’ di fiducia, Soccia! Sei un mai goduto. Non ti va bene l’Unesco, non ti va bene Arnautovic". -Mai goduto? Ascòulta mai goduto. Te ce l’hai grinpàss?- "Certo, a l’ho scarghè con al quercòd". -Me no. Non ce l’ho il grinpàss mo dmàngda a vag a pàss. Vado a pesce. Ci vuole anche lì il grinpàss o basta il pàss per fare un frittino?- "Mo va là va là va là, t’ì propri un cretèn".

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