Madonna dei Fornelli, "Noi, cercanti sulla via degli dei" / VIDEO

Dall'11 al 14 maggio la festa dell'Ascensione preceduta dalla 'cerca' per la raccolta fondi. Quest'anno il parroco ha scelto 4 ventenni

I cercanti di Madonna dei Fornelli

I cercanti di Madonna dei Fornelli

Madonna dei Fornelli (San Benedetto Val di Sambro), 9 maggio 2018 - Il clima da festa grande è annunciato dalle luminarie, la chiesa s’è fatta bella, agghindata con le luci e l’immagine di Maria, sulla porta d’ingresso. Madonna dei Fornelli, il paese dei cercanti. Tradizione antica, quattro ‘volontari’ scelti ogni anno dal parroco con una missione: raccogliere fondi per l’Ascensione, quest’anno dall’11 al 14 maggio.

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Stavolta è toccato a Tommi, Fillo, Albi, Edo (video), tra 19 e 21 anni, all’anagrafe Tommaso Alpi, Filippo Gitti, Alberto Pazzaglia, Edoardo Sirico. Hanno iniziato a gennaio la ‘cerca’, come si chiama. Con le borsine di velluto d’ordinanza – tramandate da generazioni – hanno battuto il paese e l’Appennino, porta a porta. Obiettivo raggiunto: in cassa diverse migliaia di euro per la parrocchia, «quanto basta per finanziare i quattro giorni di iniziative». (Il programma si può consultare sulla pagina Facebook, Cercanti dei Fornelli).

Ci vuole il fisico. Edo ride e racconta: «La cerca va avanti da 90 anni. Ti presenti a casa delle persone a chiedere un contributo per la festa. Appena entri, ti appoggiano 50 euro sul tavolo e una bottiglia di vino e ti avvertono: finita la bottiglia, puoi prendere i soldi. Altrimenti niente. Le giornate cominciano così, alle 10 di mattina si fa colazione con il vino bianco». Ma in palio non ci sono soltanto processioni, pranzi e cene, briscolate, eventi, feste per riunire la comunità. C’è qualcosa di molto più profondo, il senso di appartenenza di un paese intero.

Lo pensa il giovane storico della compagnia, Niccolò Venturi. «Il lavoro volontario dei cercanti è fondamentale per conservare il nostro patrimonio», è certo, e l’ha scritto anche in un libro, che vuole esaltare e far conoscere le bellezze di questi luoghi. Perché Madonna dei Fornelli – fornelli come le fornaci, chiosa Niccolò – è tra le porte più vicine alla Via degli dei, da Bologna a Firenze sul cammino degli etruschi e poi dei romani. Itinerario storico riscoperto e tornato di gran moda, «seimila-diecimila visitatori all’anno», fa i conti Niccolò.

Come sempre hanno aperto la strada i turisti stranieri. E poi la passione per la Via degli dei - dei perché basta guardarsi attorno, siamo nella terra di Monte Venere e di Monte Adone - ha portato con sé un miracolo neanche tanto piccolo: i montanari hanno riscoperto l’ambiente e la cura del bosco. Per i nonni era fatica e lavoro. E domani?

 

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