Mafia nigeriana Bologna, il gip decide 18 arresti

Il provvedimento segue l'operazione che a luglio portò allo smantellamento di una vera e propria cosca in regione

Il clan di nigeriani si spartiva il mercato della droga e della prostituzione

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Bologna, 7 agosto 2019 - Mafia nigeriana, il giudice ha deciso: 18 in carcere. Gli uomini della squadra Mobile con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha infatti dato esecuzione a 18 ordinanze applicative di misura di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip  presso il Tribunale di Bologna, Alberto Gamberini, su richiesta della Dda della Procura di Bologna, nei confronti di altrettanti cittadini nigeriani, già sottoposti a fermo di indiziato  il 18 luglio scorso, in quanto appartenenti all’associazione di tipo mafioso operante a Bologna e nelle principali province dell’Emilia- Romagna denominata cult Maphite (VIDEO).

L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e avviata nel 2017 grazie anche alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, ha permesso di annientare gran parte di quello che, all’interno della comunità nigeriana, viene denominato appunto cult Maphite e di cui è stato possibile ricostruire l’intera struttura gerarchica di comando operante inella nostra regione e parte del Centro Italia, gli obiettivi, le regole di affiliazione e le modalità di attuazione criminale.

L’ordinanza del Gip dispone quindi la misura cautelare della custodia in carcere per i destinatari dei fermi, in altre province oltre Bologna confermando la palese evidenza dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di associazione di tipo mafioso, ed estende la medesima misura ad ulteriori due indagati dello stesso procedimento. Anche i due indagati fermati nella provincia di Bologna rimangono ristretti in custodia cautelare nella locale Casa circondariale, in forza di un medesimo provvedimento emesso in sede di convalida dal gip del Tribunale di Bologna.

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