Mafia nigeriana, restano in carcere i due fermati a Bologna

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Il clan di nigeriani si spartiva il mercato della droga e della prostituzione

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Bologna, 20 luglio 2019 - Restano in carcere i due uomini fermati a Bologna nell'ambito dell'operazione 'Burning Flame' contro la mafia nigeriana, in particolare l'associazione criminale Maphite e la sua articolazione locale, la Famiglia Vaticana. L'avvocato Francesco Murru, il legale di uno dei due, ritenuto dagli investigatori uno dei 'pezzi grossi' dell'organizzazione, al termine dell'udienza di convalida del fermo ha spiegato che il suo assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Anche l'altro fermato ' bolognese', ha fatto scena muta davanti al gip, come ha rivelato il suo legale Simone Cantelli. Per entrambi, che erano già stati portati nel carcere bolognese della Dozza, Gamberini ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

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