Crevalcore (Bologna), 30 settembre 2023 - Carlo Calenda arriva alla Magneti Marelli di Crevalcore poco prima di mezzogiorno. E gli operai se ne vanno. “Non c’è la volontà di parlare con lui”, dicono i delegati della Fiom-Cgil che già avevano preannunciato che il leader di Azione sarebbe stato “un ospite non gradito” dopo le accuse al segretario generale Cgil Maurizio Landini. E così, non appena Calenda mette piede davanti ai cancelli, i lavoratori lasciano il presidio, voltandogli le spalle. “Che fate, ve ne andate?”, dice il leader di Azione.
Un inseguimento surreale
E inizia un surreale ‘inseguimento’ degli operai davanti ai cancelli della fabbrica a rischio chiusura per volontà della proprietà, il fondo americano Kkr. Ma niente. Il confronto non s’ha da fare. E, le tante magliette rosse dei dipendenti Marelli, si spostano di qualche metro improvvisando una contro-assemblea senza ascoltare il parlamentare. Nulla è valso il tentativo di ’moral suasion’ del senatore bolognese di Azione Marco Lombardo che accompagnava Calenda con i funzionari Fiom. La protesta ’silenziosa’ – senza fischi e striscioni – è continuata. “Che cos’è un blocco? Evidentemente i delegati della Fiom non hanno interesse al confronto: ma oggi rifiutano una discussione con me quando gli chiedo di parlare, ma le risposte le dovranno dare ai lavoratori ”, le prime parole di Calenda (video) che ha comunque ribadito le sue ragioni, accusando Landini di “non aver fatto battaglia contro la vendita dello stabilimento da parte di Fiat“.
Per l’ex ministro dello Sviluppo economico – che prima dell’arrivo a Crevalcore ha messo nero su bianco su Facebook tutte le tappe del ’caso’ Marelli – ”serve un sindacato indipendente, invece da quando Elkann ha comprato Repubblica, principale giornale della sinistra, Landini non ha più detto nulla della de-industrializzazione in atto in Italia. Con Stellantis che, ormai, utilizza solo fornitori francesi“.
La stoccata al Pd
Calenda punge anche il Pd: “Elly Schlein è venuta qui, ma ha detto qualcosa su Stellantis e la de industrializzazione in corso? No. Forse perché come già successo con altri segretari Cgil vuole candidare Maurizio Landini alle Europee...”. In ogni caso, servono risposte. E una vera mobilitazione. “Ma nessuno dice niente sul fatto che le macchine sono diminuite del 30 per cento dall’epoca di Sergio Marchionne in Fiat”. Non prendono parte alla protesta silenziosa della Fiom, i delegati Fim-Cisl. Massimo Mazzeo, segretario generale delle tute blu Cisl di Bologna, la spiega così: ”Si tratta di una polemica inopportuna. Noi non ci siamo mossi dal presidio, se Calenda avesse voluto parlarci, ci saremmo confrontati. In un momento come questo non abbiamo certo bisogno di dividere il fronte sindacale. Ma le dichiarazioni di Calenda rischiano proprio di spaccarci, mentre dobbiamo marciare uniti”.
Al presidio anche le lavoratrici dell’ex Saga Coffee
Al presidio di Crevalcore c’è un qualche centinaio di persone, coppie di lavoratori che rischiano il posto e anche qualche bambino, figlio di dipendenti in lotta. Prima dell’arrivo del leader di Azione, il momento più partecipato è stato l’arrivo (video) delle lavoratrici dell’ex Saga Coffee di Gaggio Montano, accolte da “Bella Ciao”, davanti ai cancelli dell’azienda. “Abbiamo voluto portare la nostra vicinanza. Noi sappiamo che cosa state passando”, le parole della delegata Fiom, Giuseppina Mangone. Conferma Primo Sacchetti, funzionario Fiom, che sul caso Saga ha scritto un libro “La scalata dell’Everest in ciabatte”. “Speriamo che la vostra storia finisca come la nostra: con una riconversione”, dice Mimmo Lisi, delegato Fiom.
Il sindaco di Crevalcore: “Domenica sera una fiaccolata”
In attesa dell'incontro a Roma al ministero delle Imprese e del made in Italy di martedì 3 ottobre, domani primo ottobre ci sarà la fiaccolata di solidarietà per gli operai. “Un intero territorio si sta schierando al fianco dei lavoratori della Marelli”, dice il sindaco di Crevalcore, Marco Martelli, in un videomessaggio pubblicato sui social in cui invita a partecipare in massa alla fiaccolata di solidarietà con i lavoratori dello stabilimento nel bolognese, per il quale l’azienda ha deciso la chiusura definitiva. La fiaccolata “a supporto dello sforzo dei lavoratori della Marelli” è in programma domani sera, domenica 1 ottobre. Il ritrovo è nel piazzale di Beni comunali, per poi raggiungere in corteo il presidio dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento. “Sarà importante che ci sia una folta partecipazione”, dice Martelli, in modo da dare “un messaggio” a chi il prossimo 3 ottobre sarà al tavolo del Ministero per discutere la vertenza. “Devono sapere che c’è un intero territorio che si sta schierando al fianco dei lavoratori”, afferma il sindaco di Crevalcore.
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