
Un momento dell’esibizione di Mahmood all’ultimo Festival di Sanremo
Quando nel 2019 salì sul palco del Festival di Sanremo, Mahmood era un giovane talento di quella che viene definita ‘urban music’, che mescola il soul e l’hip hop afro americano, con una grande passione per la melodia italiana. Arricchendo i ritmi con temi sia sociali che introspettivi, personali, riflesso di quella che fase di ‘attraversamento’ che è l’adolescenza. Soldi, brano che, dietro la facile suggestione della canzone pop, conteneva una riflessione più ampia sul senso del sentirsi straniero ovunque, vinse la più importante manifestazione nazionale musicale e lui divenne rapidamente una celebrità. Fama in continua crescita che lo porta domani (ore 21), a esibirsi nel grande spazio della Unipol Arena di Casalecchio con il suo tour N.L.D.A. che sta per Nei Letti Degli Altri, titolo del suo nuovo album. Intorno alle canzoni del disco gravita in buona parte l’appuntamento, che in realtà è uno spettacolo più complesso di un semplice concerto. A iniziare dalla sfarzosa scenografia che mette al centro del palco una grande piramide che, naturalmente, è una evocazione delle sue origini egiziane, ma, nell’idea del cantante, è anche la rappresentazione globale di un tempio, uno luogo che racconta una dimensione diversa, un rifugio dal rumore che gira intorno. Atmosfera resa ancora più suggestiva dalle architetture costruite dalle luci, che, in continuazione, trasformano lo sfondo, rendendolo, a volte una casa accogliente, altre un glaciale scenario metropolitano ai confini con la fantascienza.
E poi c’è la scelta, importante quando le canzoni proposte, della sua immagine personale, affidata alla stilista Ramona Tabita. Abiti che sono parte integrante del concerto, ognuno con una storia da narrare. Dall’eleganza ostentata dei completi di Prada ai top arricchiti di cristalli Swarovski, gli stessi che adornano i suoi occhiali da sole. Per ogni data Mahmood si trasformerà, ma rimane quel senso di instabilità, di sospensione tra la ‘cultura della strada’, dalla quale proviene, e l’alta moda che lo ha adottato, da Prada, appunto, a Louboutin, marchi con i quali collabora, sino a Jean Paul Gaultier, dalle cui collezioni vintage attinge per questi concerti. E questo vale anche per i tanti accessori dei quali il palcoscenico è disseminato, dai microfoni all’appoggio delle tastiere, ogni dettaglio è stato studiato per evocare l’universo creativo di un artista diventato una figura di riferimento per molti ragazzi per la sua capacità di entrare in perfetta sintonia con tanti di loro che cercano nel pop la via per affermare la propria personalità. Per il resto, grande spazio non solo ai brani di Nei Letti Degli Altri, ma a tutto il suo repertorio, con una scaletta che passa per una carriera di successi continui, da cantare, come succede in tutte le date del tour, all’unisono, sino al gran finale con i trionfi sanremesi di Soldi e Tuta Gold.