GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Malore del macchinista. Esercitazione sulla linea

Il test sullo scenario di emergenza è stato condotto l’altra notte alla Muffa. Ricostruite tutte le azioni di soccorso fino all’aggancio del treno coinvolto.

A fianco, soccorritori all’opera durante l’esercitazione alla Muffa

A fianco, soccorritori all’opera durante l’esercitazione alla Muffa

Il macchinista perde conoscenza. Stato di emergenza, l’altra notte, sul convoglio bloccato sulla fermata di Muffa, in Valsamoggia. Allarme e curiosità fra i residenti nel piccolo borgo alla periferia di Crespellano fino a quando si è appreso che si trattava solo di una simulazione. I mezzi e il personale coinvolto hanno infatti partecipato a un’esercitazione che si è svolta fuori orario, quando le corse della linea erano già tutte arrivate a destinazione. Obiettivo dell’operazione, organizzata da Trenitalia Tper con la partecipazione di Fer, Ferrovie Emilia-Romagna, e 118, era infatti quello di testare le procedure relative allo scenario del "soccorso al macchinista" in caso di malore, col corollario dell’assistenza ai passeggeri a bordo del treno coinvolto. Punto di crisi ipotizzato è il malore del macchinista di un treno regionale.

Questa la catena temporale delle azioni: i sistemi di bordo attivano l’arresto automatico del convoglio. Il capotreno, a fronte della fermata imprevista, si reca nella cabina di guida e resosi conto del malore del collega provvede immediatamente a lanciare l’allerta alla sala operativa di Trenitalia Tper per l’invio dei soccorsi. Contestualmente il gestore dell’infrastruttura, Fer, sospende la circolazione ferroviaria nella tratta. I sanitari giungono sul posto e, accompagnati dal personale ferroviario, raggiungono il treno e prestano le prime cure al macchinista che, una volta stabilizzato, viene portato in ospedale in ambulanza. Il treno rimasto senza macchinista viene quindi agganciato da un altro convoglio giunto appositamente sul posto e i passeggeri vengono portati a destinazione. "Questa esercitazione rientra nel piano previsto da Trenitalia Tper – spiega una nota della società –. Particolare attenzione è stata dedicata alla verifica dell’efficacia e rapidità del flusso comunicativo e del sistema di coordinamento tra i soggetti interessati e alle modalità e tempi di accesso e di intervento".

g. m.