Valsamoggia (Bologna), 31 agosto 2024 – Si è accasciato davanti alla sua bottega, dopo una serata passata con gli amici a Bologna. E adesso i carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Borgo Panigale stanno indagando sulla morte di Stefano Bolognesi, 53 anni, tappezziere molto noto a Savigno e apprezzato per la sua professionalità, che lo aveva portato ben oltre i confini della Valsamoggia, ad arredare i negozi di Louis Vuitton di Parigi e Dubai. L’uomo si è sentito male l’altra notte: erano circa le 23,30 quando gli amici, dopo aver tentato di contattare la compagna, hanno chiamato il 118. Tuttavia, quando i sanitari sono arrivati in via della Libertà, non c’era nessuno a parte Bolognesi, che è stato trovato disteso su uno dei divani che aveva davanti alla bottega.
Per questo gli operatori hanno deciso di allertare anche i carabinieri, insospettiti da questa ‘fuga’ mentre l’amico stava male e aveva bisogno di aiuto. Perché lo hanno fatto? È la domanda a cui adesso i militari dell’Arma, coordinati dalla pm Mariangela Farneti, stanno cercando di rispondere. Proprio gli amici sono attualmente indagati per omissione di soccorso.
Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo, per morte a seguito di altro reato, per consentire di effettuare tutti gli accertamenti sul corpo di Bolognesi. Da quanto è emerso ascoltando le persone più vicine alla vittima, l’uomo circa due anni fa aveva avuto un infarto. Per questo ogni sera prendeva delle pasticche per il cuore. Da un primo riscontro, sul corpo non sono stati trovati segni di violenza: nel piazzale davanti alla tappezzeria sono state trovate alcune tracce di sangue, compatibili con una caduta a seguito del malore.
Le piste sono comunque tutte aperte al momento: anche quella che il cinquantatrenne possa aver assunto qualche sostanza è al vaglio. Nell’attesa che vengano disposte autopsia ed esami tossicologici, ieri in caserma sono stati ascoltati a lungo i tre uomini che erano assieme al cinquantatreenne l’altra sera, rintracciati subito dai carabinieri. A loro è stato chiesto cosa sia successo giovedì, come abbiano trascorso la serata. E soprattutto perché, invece di attendere l’arrivo del 118, se ne siano andati. Nessuno di loro risulta indagato.
Bolognesi era molto conosciuto. Figlio d’arte, era diventato un maestro nel mestiere di famiglia, portato avanti prima nell’azienda famigliare di Anzola e poi per conto proprio. Dopo aver vissuto qualche anno a Savigno, si era trasferito nella frazione di Ponzano. Solo da un anno era tornato in via della Libertà, dove aveva un appartamento sopra la sua bottega artigiana davanti alla quale, l’altra notte, è stato trovato senza vita. I soccorritori hanno provato a lungo a rianimarlo, senza però riuscire a far ripartire il cuore del cinquantatreenne. E adesso dovranno essere chiarite le cause di questa morte, che ha creato sconcerto e profonda angoscia in paese.