FEDERICA ORLANDI
Cronaca

"Mamma, devo curarmi", lei gli invia 20mila euro. Ma è una truffa dell’ex marito

Condannati lui e la nuova compagna: si spacciarono per il dodicenne Per anni la vittima ha creduto di scrivere al figlio, che viveva col padre

Si finge suo figlio per truffare l’ex

Si finge suo figlio per truffare l’ex

Bologna, 29 ottobre 2023 - Sono stati condannati a una sanzione di 2.550 euro a testa, in sostituzione di due mesi di carcere, per truffa e sostituzione di persona, tutto in concorso. Nel mirino, due bolognesi residenti in provincia di Como, lei 41 anni e lui 48. Vittima della truffa, la ex moglie dell’uomo, anche lei bolognese di 48 anni, nonché madre del primo figlio di lui, oggi diciassettenne.

Tutto è iniziato nel 2016. Quando il figlio della vittima, con cui da qualche tempo si erano interrotti i rapporti dopo che lui, che all’epoca aveva dieci anni, si era trasferito con il papà e la nuova compagna in provincia di Como, le aveva scritto un messaggio. "Possiamo sentirci solo su WhatsApp, di nascosto", le aveva detto, ma lei, pur di riallacciare quel legame incrinato dopo la tormentata causa civile con il padre dopo il loro divorzio, aveva acconsentito senza troppe domande.

I messaggi scambiati, tra il gennaio 2016 e il novembre 2018, erano centinaia. In questi, il bambino raccontava alla mamma le difficoltà economiche in cui versavano il padre e la compagna, che non potevano comprargli l’apparecchio per i denti di cui lui aveva bisogno, né permettersi i plantari ortopedici per le sue scarpe o la scuola privata in Svizzera in cui avrebbe tanto voluto studiare. Perciò la mamma non si è tirata indietro, per accontentare e aiutare questo figlio lontano: nel giro di due anni ha spedito a conti intestati alla nuova compagna dell’ex oltre 22mila euro.

Finché, a dicembre 2018, la donna ha ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto. All’altro capo del filo, il figlio, nel frattempo dodicenne: "Mamma, dopo tutto questo tempo senza parlarti sono riuscito a trovare il tuo numero di nascosto dalla compagna di papà". Quando la madre gli ha fatto presente che anzi, negli ultimi due anni si erano sentiti assiduamente, il ragazzino è caduto dalle nuvole. Quale apparecchio? Quale scuola svizzera? Mai in vita sua aveva portato i plantari...e così via.

Un sospetto atroce, ben presto divenuto certezza, si è allora insinuato nella madre, che a quel punto si è precipitata a denunciare l’ex marito e la nuova consorte. Erano loro – ha ricostruito la donna – e non il figlio minorenne a scriverle tutti quei messaggi e, soprattutto, a chiederle il denaro, somme che in totale avevano raggiunto i 22.145 mila euro.

Ora, assistita dall’avvocato Sabrina Serroni, la quarantottenne ha avuto ragione sui due imputati, anche se "avremmo sperato di arrivare al dibattimento – spiega l’avvocato –. Avevo anche depositato al gip di Como una memoria in cui chiedevo di rigettare la richiesta di decreto penale di condanna della Procura, a mio avviso troppo lieve".

Ora, si proseguirà con la causa civile per cercare di recuperare il denaro sottratto con l’inganno. "Intanto però la mia assistita ha perso il bene più grande: suo figlio, con cui per anni non a potuto avere un vero rapporto a causa dell’ex marito, perdendosi così tutti i momenti più importanti della sua vita".

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