Manetti Bros: esce oggi il nuovo film 'Il mostro della cripta'

Girato tra Bologna e Bobbio con la regia di Daniele Misischia: "Un omaggio al cinema di genere degli anni '80, che amo molto". Tra i giovani protagonisti Tobia De Angelis. Lillo interpreta un fumettista bolognese

Eleonora Deluca, Lillo Petrolo, Nicola Branchini, Tobia De Angelis

Eleonora Deluca, Lillo Petrolo, Nicola Branchini, Tobia De Angelis

Bologna, 12 agosto 2021 - Sempre di più con Bologna nel cuore, dove torneranno presto a girare un nuovo film di Diabolik, Marco e Antonio Manetti vedono finalmente l’uscita nei cinema oggi – anche se l’anteprima mondiale fuori concorso è stata ieri a Locarno – de 'Il mostro della cripta', quella creatura cinematografica che per un po’ di anni hanno tenuto nel cassetto, per poi avere l’idea giustissima di affidarne la regia a Daniele Misischia, il regista di punta della loro casa di produzione Mompracem. Il film, con una storia ambientata alla fine degli anni Ottanta, è stata girata tra Bobbio e Bologna e narra la storia del giovane Giò (Tobia De Angelis), nerd poco più che adolescente che, sfogliando l’ultimo numero del suo fumetto preferito, 'Squadra 666 – Il Mostro della cripta', scritto e disegnato da uno dei suoi idoli, Diego Busirivici (Lillo Petrolo), si accorge di alcune analogie tra la storia raccontata in quelle pagine e gli atroci avvenimenti che stanno seminando morte e terrore nel paesino in cui vive. Un inquietante mistero condurrà Giò e il suo strampalato gruppo di amici in un’avventura fuo ri dal comune. È questo il secondo film di Misischia, classe 1985, appassionato di opere di genere: il primo film prendeva vita in un ascensore, questa volta si spazia molto negli esterni. "Abbiamo girato tra Bobbio e Bologna – racconta il regista – ed è stata una sfida importante perché ogni giorno andavamo a girare in un posto diverso, c’erano tante situazione e molti personaggi interessanti, come accade nel cinema d’avventura. Inoltre si è deciso di ambientare la storia nel 1988 per omaggiare un cinema di genere che è anche quello amato da me e dai Manetti". E non si possono non notare i riferimenti a Spielberg, come afferma Marco dei Manetti Bros.: "Abbiamo deciso di ambientarlo negli anni Ottanta – spiega – perché è il nostro spirito, noi siamo cresciuti in quell’epoca e lui che è più giovane li ama e ha potuto perfettamente omaggiare l’epoca". E prosegue: "'Il mostro della cripta’ è una grande avventurona horror e comica, un omaggio ai grandi film di una volta e mi viene in mente Spielberg con E.T. ma anche i film che ha prodotto come ’Gremlins’ e ’ Goonies ’, ma cito anche Stephen King e la sua fantasia, il suo mondo dei sogni adolescenziali che improvvisamente divengono realtà". Per i Manetti il filo conduttore è: la fantasia può diventare realtà? Ma anche: il mostro c’è davvero o non c’è? Il gioco cinematrografico sta tutto in questi dubbi sottili, reali e irreali. Un po’ come i bambini quano guardano sotto il letto prima di dormire... È particolare pensare poi che in un film di genere che ha nel cuore gli anni Ottanta, recitino due giovanissimi che sono nati rispettivamente nel 1997 (Amanda Campana, già vista in Summertime) e nel 2000 (Tobia De Angelis, fratello della nota Matilda). Ma entrambi ammettono di amare molto quel decennio, in particolare i fumetti. E guarda caso, Lillo, invece, (che di cognome fa Petrolo) interpreta il ruolo del fumettista bolognese Busirivici in un film che definisce "fumettone". E lui nella realtà, tra le tante cose che fa, è anche professionista della china. "Sono un ragazzo degli anni Ottanta che consumava tanti fumetti e che guardava tanto cinema di genere, fantascienza, horror, avventura – racconta – e mi sono finalmente ritrovato in un film che contiene questo mondo, anche se con tratti di commedia e sono impazzito nel poter vedere gli effetti speciali realizzati in diretta sul set, dal mostro meccanico alle pompette che spruzzano sangue".  

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