REDAZIONE BOLOGNA

Manifestazione a Bologna: studenti bruciano foto di Meloni, Schlein e Netanyahu

Durante il corteo con circa duecento persone sono finite nel mirino anche le immagini del sindaco Matteo Lepore. Fratelli d’Italia: violenza inaccettabile, studino la storia

Le foto di Meloni, Schlein e Netanyahu bruciate a Bologna (foto Schicchi)

Bologna, 17 novembre 2023 – Durante il corteo studentesco di questa mattina, sono state bruciate le foto (le immagini) della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, della segretaria del Pd, Elly Schelin, del sindaco Matteo Lepore, e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Foto bruciate della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della segretaria del Pd Elly Schelin, del sindaco Matteo Lepore e del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. È successo a Bologna durante il corteo studentesco che è andato in scena questa mattina in occasione dello sciopero generale: i partecipanti erano circa duecento. Foto Schicchi

Cosa è accaduto 

Durante un corteo studentesco che si stava  svolgendo questa mattina nel giorno dello sciopero nazionale, circa 200 ragazzi delle superiori sono partiti da piazza San Francesco. Contro la scuola gabbia 10, 100, 1000 occupazioni" è il testo dello striscione che apriva la manifestazione, a firma Collettivo interscolastico. Nelle prime fila erano presenti anche dei studenti universitari di Cambiare rotta. In un altro striscione si leggeva  "Studenti al fianco della Resistenza palestinese. Tra i cori "Palestina libera" e "Se non cambierà intifada pure qua", ma anche " Elly Schlein e Giorgia Meloni non siete come noi, fuori dal cogl..." e la parola "boia" associata ancora alla premier, a Netanyahu e al ministro Matteo Salvini. 

Una volta arrivati in via Marconi gli studenti hanno provato a raggiungere piazza Maggiore, dove c'era la manifestazione, ma sono stati fermati dalle forze dell'ordine  con un blocco in via Rizzoli.

Marco Lisei (FdI): violenza inaccettabile

Marco Lisei (Fdi) dichiara che "è di una violenza inaccettabile l'atto commesso dagli studenti del cosiddetto 'Collettivo interscolastico' che hanno dato alle fiamme dei cartelli con le fotografie di Giorgia Meloni, Benjamin Netanyhau e altri politici", riferendosi alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein e il sindaco di Bologna Matteo Lepore, evitando di citarli.  In merito alla stella di David bruciata, il meloniano sostiene che questi fatti accadono spesso a Bologna, “dove la sinistra radicale prolifera anche grazie al fatto che membri della maggioranza in Comune guardano con compiacimento e giustificazionismo a questi fatti".

Conclude dicendo di aspettarsi che il Comune  prenda le distanze e che condanni questi gesti. “Noi lo facciamo senza se e senza ma. Nel frattempo, auspicando che questi soggetti vengano individuati e perseguiti: il consiglio che gli diamo è di mettersi a studiare, innanzitutto la storia e l'educazione civica, sulla cui conoscenza sono evidentemente tutti da bocciare".

Mattia Polazzi (Lega)

Il Consigliere Capogruppo della Lega in Città Metropolitana di Bologna, Mattia Polazzi, profondamente preoccupato “”per l'atto di violenza perpetrato dagli studenti del cosiddetto 'Collettivo interscolastico' avvenuto nella nostra città. È inaccettabile che, nel contesto di uno sciopero, si siano verificati vilipendi come l'incendio di cartelli contenenti le fotografie di Matteo Salvini, Benjamin Netanyahu e altri esponenti”. Sostiene inoltre che “la proliferazione di una sinistra radicale è una realtà preoccupante, soprattutto considerando il tacito consenso o addirittura il giustificazionismo di alcuni membri della maggioranza in Comune e Città Metropolitana. Questa tolleranza implicita verso atti di violenza e vandalismo mina le basi stesse della nostra società.

Come Lisei chiede al Comune di prendere le distanza e di condannare il gesto senza ambiguità. “Noi, da parte nostra, lo facciamo senza esitazioni. È necessario un intervento celere da parte delle autorità competenti affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questi atti oltraggiosi”.