
Bologna, 18 settembre 2023 - Lo sciopero dopo la morte di Alfredo Morgese ha segnato la mattinata dei viaggiatori al Marconi, dove dalle 10 alle 12 è andata avanti la manifestazione.
I manifestanti, diverse centinaia, riuniti dalle principali sigle sindacali si sono trovati fuori dal varco est dell’aeroporto per dare vita al corteo: striscioni, bandiere, megafoni e tamburi per far sentire la propria voce. Il gruppo ha poi percorso la strada lungo la rotonda davanti allo scalo, per poi proseguire ed entrare dentro il perimetro del Marconi.
Commozione ed emozione per i tanti lavoratori del comparto edile e dei trasporti presenti, che hanno ricordato l’operaio schiacciato da un mezzo appartenente alla ditta per chi stava lavorando (la Frantoio Fondovalle srl). Presenti anche alcuni dei principali esponenti delle istituzioni: il sindaco Matteo Lepore, Vincenzo Colla (assessore regionale al Lavoro), Federica Mazzoni (segretaria provinciale del Pd), numerosi consiglieri comunali.
“Siamo qui innanzitutto per esprimere vicinanza alla famiglia e ai colleghi - sottolinea il sindaco Lepore -. Gli incidenti sul lavoro non sono mai una fatalità: i numeri sono enormi, la strage è quotidiana. Non bastano impegni e proclami, servono i fatti come giustamente chiedono i sindacati. Io e l’assessore Colla insisteremo con il tavolo per la sicurezza, sarà un modo per raccogliere tutte le proposte e vorrei che tutti gli enti governativi ci sopportano”. E su un’ipotetica legge che riguarda l’omicidio sul lavoro: “Questo è un settore che come non mai ha bisogno di accertare le responsabilità e vedere delle conseguenze. In questo senso penso che una norma per organizzare la sicurezza possa essere una buona idea”.
“Se siamo qui a manifestare per l’ennesima morte sul lavoro significa che ancora non ce l’abbiamo fatta - puntualizza Enrico Bassani, segretario provinciale della Cisl -. Lanciamo un appello per dire ‘aiutiamoci’ e ‘aiutateci’’. Un appello a tutte le associazioni di impresa, perché non si girino dall’altra parte. Noi vogliamo meno profitto e più sicurezza: ne va della vita di un Paese civile”.
Disagi per i viaggiatori e chi si è trovato a transitare in aeroporto questa mattina: in primis per lo sciopero indetto dopo la tragedia della scorsa settimana, poi anche per quello di 24 ore indetto dal settore degli autoferrotranviari. Qualche volo cancellato e disagi soprattutto per quanto riguarda il traffico, rimasto congestionato è bloccato per almeno un’ora a causa della manifestazione.
“Potenziamo le figure delle Rs - continua Daniela Modonesi di Filt-Cgil -. Dobbiamo imparare la cultura della sicurezza, che non è scontata e non è automatica: lo vediamo tutti i giorni. Vengo dal settore aerotrasportiate che da 20 anni è stato liberalizzato completamente. Ma oggi serve ripartire dalla tutela dei lavoratori, da condizioni di lavoro decenti, da salari giusti. Siamo qui perché è successo qui, ma potremmo essere in mille posti diversi”.
“Alfredo Morgese era un marito, un amico, un padre, un fratello, un compagno di lavoro. Un’altra vittima sul lavoro. Dagli anni ‘60 a oggi continua a sparire un piccolo paese - chiosa Cristina Vivi della UIL -. Negli anni ‘60 erano circa 3mila all’anno, oggi siamo tra 1000 e 1500, e l’edilizia ne conta il 30-35%. Anche Mattarella ha detto che non si può andare più avanti cosi. Crediamo che si debba creare una magistratura specializzata per la sicurezza sui posti sul lavoro. Crediamo che sia ora di introdurre il reato di omicidio sul lavoro, un atto non solo di grande indipendenza, ma anche di civiltà. Questi omicidi sono determinati da un’unica logica: quella del profitto”.