Anzola, in 500 scendono in piazza contro la violenza sugli animali

Manifestazione dopo la barbara uccisione di tre cani

Alcuni partecipanti alla manifestazione

Alcuni partecipanti alla manifestazione

Anzola (Bologna), 20 marzo 2017 - Circa cinquecento persone hanno partecipato ieri sera, ad Anzola, alla fiaccolata, organizzata dal Comune, per ricordare Nebbia, Balto e Tabata.

Erano i tre cani (un pastore tedesco, un meticcio e un pastore di Pirenei), scappati da casa e ritrovati legati a un binario ferroviario uccisi da un treno in corsa lo scorso febbraio. Crudele gesto su cui sta indagando la polfer. In precedenza, nel tardo pomeriggio, alcune associazioni animaliste si erano ritrovate in piazza Berlinguer dove avevano effettuato attività informativa così come altre avevano eseguito dimostrazioni di pet terapy e agility.

Quindi, intorno alle 19, tantissima gente, con i propri cani al seguito, di diverse razze e dimensioni, si è ritrovata in piazzale Largo Dossetti, nei pressi della stazione ferroviaria, dove dei volontari, che hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione, hanno distribuito le fiaccole. Poi il corteo si è mosso lentamente – con in testa il sindaco Giampiero Veronesi – scortato dagli agenti della polizia municipale di Terre d’Acqua e da volontari e silenziosamente ha percorso prima via Goldoni, quindi via XXV Aprile per approdare infine in piazza Berlinguer.

«Questa manifestazione – ha commentato Veronesi – mi ha regalato una delle più grandi soddisfazioni dall’inizio del mio mandato. Quando a seguito del barbaro evento ho deciso di scendere in piazza in modo apolitico insieme alle associazioni, subito i soliti noti hanno manifestato la loro contrarietà. Bene, il fiume umano di molte centinaia di persone che dalla stazione si sono riversate in piazza ha dimostrato in modo evidente che avevamo invece ragione da vendere».

E continua: «Vale sempre la pena scendere in piazza quando si commettono gesti barbari come quello accaduto sul nostro territorio a tre poveri animali indifesi. Come ho già avuto modo di chiarire, dall’uccisione di un animale all’omicidio di un uomo il passo è molto breve. Voglio inoltre ringraziare le associazioni che hanno partecipato a questo evento e le tante persone che da altri comuni hanno manifestato insieme a noi il loro sostegno. Oggi Anzola ha dato una grande lezione di civiltà». Secondo quanto dichiarato dal figlio del proprietario dei cani, gli animali erano molto buoni e mansueti. Altre volte si erano allontanati da casa, ma poi erano rientrati. E la famiglia non avrebbe ricevuto minacce di sorta.

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