Manovre al centro, Azione e Iv in conclave

I calendiani preparano la raccolta firme, in pole per Roma Lombardo e Richetti. I renziani pensano alle liste. Spuntano Carbone e Veronesi

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Iniziano le grandi manovre per creare il Terzo polo. E ieri sera, sia Italia Viva sia Azione, si sono riuniti in conclave per deciderela strategia alle elezioni del 25 settembre. Lo strappo di Carlo Calenda con il Pd ha cambiato lo schema di gioco e renziani e calendiani hanno riunito le rispettive segreterie. I primi, per proporre candidature e criteri, i secondi per definire i nomi in corsa e, soprattutto, organizzare la raccolta firme.

Se, infatti, Azione correrà da sola e non entrerà nel listone renzian-pizzarottiano, avrà tempi molto stretti, visto che dovrà consegnare liste e firme entro il 22. "Se dare vita ad un Terzo polo o andare da soli, è una scelta che dipende da Roma – dice Giulia Pigoni, segretaria regionale di Azione –. Intanto ci organizziamo". Tra gli ’azionisti’ emiliani la rottura di Calenda col Pd convince. E alcuni dirigenti ricordano i buoni rapporti coi renziani in città e in regione, sebbene ci sia chi non dimentica le antiche ruggini per le mancate dimissioni dell’assessore Mauro Felicori da consigliere regionale dopo le elezioni del 2020, passo che avrebbe consentito l’ingresso in Assemblea legislativa di Mara Mucci (Azione), prima dei non eletti della lista Bonaccini. Al momento, però, la priorità sono i gazebo: "Abbiamo preso una scelta rischiosa, rinunciando a calcoli elettorali. Abbiamo bisogno di voi", incita su Facebook Azione. Già qualche nome per le Politiche circola. Per i collegi di Camera e Senato di Bologna le priorità sono il segretario provinciale di Azione, Marco Lombardo, e il presidente nazionale Matteo Richetti. Potrebbero essere capilista al proporzionale, ma forse correranno anche agli uninominali. Papabili anche l’ex FI Andrea Cangini (in alternativa potrebbe correre nelle Marche) e dell’imolese Mucci. Lontana l’idea di un ’patto di desistenza’ col Pd per gli uninominali, visti gli attacchi dem.

Italia Viva tifa per il Terzo polo "ma quello che deciderà Renzi sarà la scelta migliore", dice Pasqualino Bove, responsabile organizzazione metropolitano di Iv. I renziani potrebbero puntare su alcuni dirigenti: dall’ex parlamentare Ernesto Carbone al sindaco di Anzola Giampiero Veronesi. Sul tavolo resta anche il nome di Felicori.

Nel Pd, mentre le Sardine bollano come "irresponsabile il bailamme di alleanze nel centrosinistra", si attende l’incontro del segretario regionale Luigi Tosiani con Letta. Lo schema ora prevede Andrea De Maria, Virginio Merola e Sandra Zampa. Tra i nomi nazionali, Elly Schlein e Valentina Cuppi. Aperto il ’derby’ di Base riformista Critelli-Manca. A cambiare le cose, potrebbero arrivare i big dem nazionali. Se è quasi certo Andrea Orlando a Parma, non è escluso Gianni Cuperlo (sebbene lui non confermi) a Bologna, gradito all’elettorato dem. Quotato Filippo Andreatta, fedelissimo di Letta. E sarà in corsa almeno un alleato tra Si, Verdi e +Europa.

ros. carb.

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