Traffico, ecco le strade più pericolose di Bologna

Record di incidenti alla Rotonda Romagnoli, vicino alla Certosa. L’assessore Priolo annuncia un piano per la messa in sicurezza

L’assessore alla mobilità Irene Priolo

L’assessore alla mobilità Irene Priolo

Bologna, 8 settembre 2017 – È la rotonda Romagnoli il punto più nero per quanto riguarda gli incidenti stradali a Bologna nell’ultimo quinquennio. Verrebbe da pensare ai tanti incroci del centro, eppure il grumo di strade più pericoloso si trova in cima a viale Gandhi, a un tiro di schioppo dalla Certosa. La statistica è stata anticipata due sere fa dall’assessore al Traffico, Irene Priolo, durante un dibattito alla Festa dell’Unità proprio sulla prevenzione e l’educazione alla sicurezza stradale. «I 17 punti neri del traffico cittadino - ha spiegato la Priolo - li presenteremo il 22 settembre in un’apposita commissione. Posso dire che il lavoro del mio settore sull’ultimo quinquennio è completato e il piano aggiornato sulla sicurezza stradale sarà nel prossimo Piano generale del traffico urbano».

La Priolo ha anche anticipato un importante passo politico, quello di portare in giunta proprio il piano sulla sicurezza stradale quanto prima. «Fu inserito nel 2006 nel Pgtu, ma non è stato mai portato davanti alla giunta. Sarà quindi importante che il Consiglio comunale ne venga messo a conoscenza. Stiamo pianificando degli investimenti, anche se, ricordiamolo, il Comune già investe 800mila euro l’anno per la prevenzione dell’incidentalità». L’assessore ha anche fatto un richiamo alle fasce più deboli del pianeta traffico, quelle dei pedoni e dei ciclisti. «Secondo lo studio quinquennale sulle strade bolognesi ci sono stati 61 morti. Trentuno di questi, ovvero il 50%, erano pedoni. Il 38% dei 61 erano over 70: una statistica che ci richiama sul come intervenire, dobbiamo tutelare questa fascia di età».

Al dibattito si è parlato tanto anche di biciclette e la Priolo ha confermato un orientamento.

«Nel Pgtu ci sarà anche il Biciplan, in città c’è stato un +20% sull’uso della bici, nessuna categoria ha avuto un incremento del genere. Di conseguenza anche l’incidentalità diventa maggiore. Però i dati - argomenta l’assessore - ci dicono che muoiono meno i ciclisti, -7%, ma aumentano del 30% i feriti in bici. Abbiamo dei comportamenti non appropriati, come quelli di chi va in bici sotto i portici. Come lo combattiamo? Stanno crescendo il numero degli interventi di vigili in borghese». INFINE la segnaletica orizzontale. «Stiamo valutando piste senza gli abituali cordoli, ma con una segnaletica integrata alla carreggiata, con colori differenti, come si fa in tante città europee, lavoriamo a un nuovo approccio. Su questo ci stiamo confrontando con il ministero dei Trasporti, perché dobbiamo essere sicuri che il nostro Biciplan non vada a cozzare con il codice della strada». Infine nel Pgtu, anticipa la Priolo, ci sarà un’apposita sezione dedicata ai percorsi scolastici casa-scuola.

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