Marconi, fase due sicura Via ai termoscanner hi-tech

Il nuovo sistema rileva la temperatura ai viaggiatori mentre sono in movimento La soluzione anti-code e assembramenti è dell’azienda friulana Calzavara

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L’aeroporto Marconi prepara la fase due in sicurezza senza code o assembramenti. La soluzione arriva dai termoscanner ad alte prestazioni che rilevano istantaneamente la temperatura corporea dei viaggiatori in movimento, senza gravare sui tempi richiesti dalle procedure di imbarco e di arrivo, integrati con il sistema di videosorveglianza. Il sistema, realizzato dall’azienda friulana Calzavara, permette di avere sott’occhio i flussi di persone in transito alla dovuta distanza con le relative temperature e le mascherine indossate, particolare rilevabile in automatico.

Così l’aeroporto Marconi di Bologna – che prima dell’emergenza Covid era il settimo più trafficato d’Italia, con 9 milioni di passeggeri l’anno e oltre 100 destinazioni servite da 40 compagnie aeree – si sta preparando alla tanto attesa ripartenza del traffico aereo, prevista in questi giorni dopo un lungo periodo di blocco quasi totale dei collegamenti sia domestici che internazionali. La soluzione con ingegneria BeeUp prevede l’installazione dei termoscanner in tutti i varchi strategici: due agli ingressi principali, due alle partenze, uno al check-in, tre agli arrivi Schengen, tre agli arrivi extra-Schengen, uno per i voli privati. A tutte le persone in transito verrà rilevata la temperatura corporea in circa 0,3 secondi e con un’accuratezza di 0,2 gradi di possibile scarto, anche mentre camminano e sono disposte su più file parallele, senza che si debbano fermare e mettere in coda per la misurazione come accade ora con i termometri a raggi infrarossi attivati manualmente.

La soglia di allarme scatta quando la temperatura risulta superiore ai 37.5 gradi: una notifica di allarme sullo schermo del tablet segnala all’operatore il soggetto con il valore fuori soglia, in modo che possa essere riconosciuto facilmente, instradato fuori dal camminamento e sottoposto a ulteriori controlli.

"Siamo lieti di collaborare con l’aeroporto di Bologna per una nuova ripartenza – afferma Massimo Calzavara, ad di Calzavara, società di Udine che propone soluzioni ingegnerizzate per le telecomunicazioni e la videosorveglianza –. Per far sì che i trasporti e il turismo si rimettano in moto nel minor tempo possibile è necessario azzerare i disagi di chi vuole tornare a volare senza metterne a rischio la salute".

I sistemi di Calzavara, prima del Marconi, sono già stati utilizzati nell’aeroporto di Trieste, in numerose aziende private con un alto numero di dipendenti e al Senato della Repubblica.

La soluzione hi-tech che permette di riprendere, censire, seguire le persone in movimento ovunque, viene utilizzato per il controllo del territorio finalizzato alla gestione urbanistica, alla sicurezza, alla demografia, agli spostamenti e ai trasporti.

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