Marconi, presto lo studio sul rumore

Ventola, ad dell’aeroporto: "Partirà entro qualche settimana". Analizzate le rotte di decolli e atterraggi

Il monitoraggio "partirà entro qualche settimana". E il primi risultati "si avranno già nel corso dell’anno". Nazareno Ventola, ad dell’aeroporto ‘Marconi’, nel corso di una commissione a Palazzo d’Accursio rinnova l’impegno "ad avviare, insieme con Enav", uno studio sulle rotte "di decollo e atterraggio" per minimizzare il numero dei sorvoli e l’impatto acustico sulla città.

"La finalità dello studio sul rumore – spiega Tomaso Barilli, responsabile Sostenibilità e Ambiente dell’aeroporto – è valutare se e in che modo ci sono ulteriori opportunità di ridurre i sorvoli sull’abitato". Si parla non solo di decolli, ma anche di atterraggi.

La situazione, denunciano i residenti che vivono nella zona dello scalo, si fa particolarmente delicata la notte. "I cittadini – afferma Marta Evangelisti (FdI), vicepresidente del consiglio comunale – denunciano continue violazioni della fascia oraria di rispetto 23-6".

"La notte – spiega Barilli – le procedure anti-rumore prevedono l’obbligo di decolli verso Modena e atterraggi da Modena, per evitare il sorvolo dell’abitato". In presenza di particolari condizioni, però, "procedure di sicurezza obbligano di usare la direttrice verso l’abitato". Un monitoraggio della situazione "è possibile da due anni, poiché i dati sono pubblici".

Ad oggi, con Enav sono state identificate le modalità di analisi dei dati. E la società sta predisponendo la struttura tecnica necessaria per lo studio.

"Si cercherà di rivedere, per quanto possibile, i flussi di traffico", assicura Claudio Eminente, dirigente di Enac. "La volontà di tutti – assicura – è trovare una soluzione accettabile per mitigare l’impatto acustico" degli aerei sulla città. Cercando di "contemperare le esigenze del territorio e del trasporto aereo".

Valentina Orioli, assessora alle infrastrutture, sottolinea "la volontà di dialogo costruttivo da parte di tutti". Volontà ribadita da Enrico Postacchini, presidente dell’aeroporto. La Orioli annuncia poi l’intenzione di "riprendere il monitoraggio della qualità dell’aria nei dintorni dello scalo" (la convenzione per le due centraline è stata rinnovata) e "la ripresa del dialogo con l’autorità sanitaria per monitorare l’impatto dell’aeroporto sulla salute di chi ci abita vicino".

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