Marocco in semifinale, la festa Il cielo si tinge di rosso e verde Duemila in piazza Maggiore

La nazionale africana ha battuto il Portogallo. Tantissimi supporter in centro a cantare e ballare. Fuochi d’artificio, fumogeni, petardi e tamburi: la gioia parla arabo sotto l’albero di Natale

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di Nicoletta Tempera

Bandiere. Fumogeni rossi e verdi. Cori e canti per il Profeta. La gioia si grida in arabo in piazza Maggiore. Sono duemila almeno i cittadini e i tifosi marocchini che festeggiano sotto l’albero di Natale di fronte alla fontana del Nettuno il miracolo firmato El-Nasyri, che con un gol al 42esimo ha buttato fuori il Portogallo dal mondiale in Qatar. Regalando così al Marocco la sua prima qualificazione in semifinale. Ragazzi, adulti, mamme con i bimbi. Tutti sono scesi in piazza. Un papà indossa come un mantello da Superman la bandiera rossa con la stella verde. Tiene per mano il suo bambino di 5 o 6 anni, con la maglia di Hakimi calzata un po’ stretta sopra al giaccone pesante. È tutto un sorriso.

"Anche i vostri connazionali all’estero festeggiano così quando vincono?", domanda un ragazzo, che dai gradini della SalaBorsa ha una migliore visuale della marea umana che balla e canta, batte le mani, suona trombette e pesta sui tamburi. Sconfiggere il Portogallo non era scontato. Arrivare in semifinale per la prima volta al Mondiale è qualcosa di inedito, mai accaduto per la nazionale marocchina. Da ricordare, da festeggiare ovunque. "Ho chiamato mio padre a Casablanca. Dice che lì per le strade non si cammina", racconta un altro giovane tifoso. A Bologna la festa è concentrata in centro. Ci sono stati caroselli sui viali, in Bolognina, in via Irnerio. Ma la maggior parte delle persone è arrivata a piedi, avvolta nelle sciarpe e nelle bandiere per questo Natale che sa di ‘Notti magiche’.

Una famiglia in via Indipendenza cammina in formazione perfetta: papà davanti con due figli, mamma e zii dietro, tutti tengono un lembo di due lunghe bandiere, a formare un quadrato, diretti verso la piazza. Dove in cielo brillano i fuochi d’artificio e l’aria è già densa del fumo dei fumogeni colorati. Ogni tanto qualcuno lancia un petardo e lì dove esplode si crea un buco tra la folla. C’è la polizia, ci sono i carabinieri, ci sono gli agenti della locale. A controllare che nessuno si faccia male, perché la gioia resti gioia, non si trasformarsi in eccesso.

Al centro esatto della T, alla convergenza tra via Rizzoli, via Ugo Bassi e via Indipendenza, alcuni ragazzi hanno piazzato un furgone. E ci sono saliti sopra, saltando e urlando sul tetto, mentre tutto intorno li circonda la festa. Che va avanti fino a sera, spostandosi verso la stazione, attraversando via Indipendenza e via Irnerio. "È bello questo Marocco eh? Che ne pensate?", chiedono dei ragazzi con le trombette in mano. Adesso ai tifosi non resta che attendere mercoledì, incrociando dita e pensieri per questa squadra sorpresa dei mondiali d’inverno.

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