Marocco, battuto anche il Portogallo: duemila tifosi per le strade di Bologna

Continua la cavalcata della nazionale nordafricana ai mondiali del Qatar. Gioia e festeggiamenti in centro fra cori, fumogeni e fuochi d'artificio

Bologna, 10 dicembre 2022 - Gli uomini che fecero l'impresa si sono ripetuti. Continua la cavalcata da sogno della nazionale marocchina ai mondiali di calcio del Qatar. Battuto il Portogallo e conquistato l'accesso alla semifinale è di nuovo festa grande in città tra fumogeni rossi e verdi al grido di "abbiamo fatto la storia".

Esplode la festa in piazza Maggiore (Fotoschicchi)
Esplode la festa in piazza Maggiore (Fotoschicchi)

Quasi duemila (secondo la polizia) i tifosi che si sono diretti verso piazza Maggiore, dove anche l'altro giorno, dopo il trionfo con la Spagna, sono andati in scena i festeggiamenti. Così 200 persone arrivano da via Matteotti, poi una settantina lungo via Indipendenzae si raccolgono. Nel frattempo qualche petardo viene fatto esplodere in strada, mentre è continuo l'afflusso di tifosi - armati di bandiere e fumogeni - dalle principali arterie cittadine fino a sotto il Nettuno: non mancano i caroselli a suon di clacson anche in via Irnerio. Qualcuno sale su un furgone parcheggiato e nel frattempo il cielo si illuminadi fuochi d'artificio. 

Tutto accade sotto lo sguardo della Polizia, che presidia la zona con un paio di camionette, alcune centinaia i tifosi, quasi tutti giovanissimi. Tra loro ci sono anche molte ragazze che esultano con canti, bandiere tra via Indipendenza, via Ugo Bassi e via Rizzoli, oggi chiuse al traffico come ogni weekend.

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Esplode la festa anche al circolo Khalifa Shisha Lounge, di via Stalingrado alla prima periferia di Bologna. Nel piccolo club privato, dove un gruppo di giovani e giovanissimi, principalmente marocchini, ma anche egiziani, tunisini e nord africani in generale, hanno sofferto insieme, guardano con il fiato sospeso la partita che ha qualificato per la prima volta, una squadra africana alle semifinali mondiali. L'esultanza era già scoppiata al gol di En-Neshyri, che si è poi rivelato decisivo: nell'aria, durante i novanta minuti, un misto di entusiasmo e apprensione, tra i fumi di Narghilé che ci si passa sui divanetti rossi del piccolo locale. Fino all'entusiasmo liberatorio. E adesso la festa continua.  

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