Mascherine in aereo, presto lo stop. Il Marconi si prepara

Da lunedì niente più protezioni sui voli dai Paesi europei. Nello scalo, invece, l’obbligo non sussiste più fin dal primo maggio

Alcuni viaggiatori del Marconi, in attesa dei controlli di sicurezza

Alcuni viaggiatori del Marconi, in attesa dei controlli di sicurezza

Bologna, 12 maggio 2022 - Un nuovo bagliore di speranza si fa ora spazio tra le nuvole. E la tanto agognata ripartenza colleziona così un ulteriore passo in avanti. Secondo quanto prevede un aggiornamento delle misure di sicurezza per i viaggi, pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), dal 16 maggio non sarà più obbligatorio indossare il dispositivo di sicurezza a bordo dell’aereo: nessuna mascherina, infatti, coprirà il volto di chi, imbarcandosi sul proprio volo, sorriderà al decollo. Così come accade all’interno dell’aeroporto già da inizio mese: il primo vero passo all’insegna di una ’ritrovata libertà’ risale, infatti, a più di dieci giorni fa, quando ai passaggeri è stato concesso di muoversi all’interno della struttura - anche nelle aree al chiuso - senza indossare la mascherina. Tra pochi giorni, la medesima regola avrà validità anche a bordo del mezzo di trasporto, ma nell’attesa che questo si realizzi, al Marconi la prudenza sembra rimanere comunque uno degli aspetti fondamentali da non dover, ancora, tralasciare. Così, seppur all’interno del terminal sia possibile tenere la mascherina in tasca, i passeggeri - in arrivo da ogni angolo del mondo - si mostrano in gran parte ancora fedeli alle vecchie norme.

Un’attenzione meticolosa dovuta, in primis, ai ricorrenti assembramenti o file che sono solite crearsi nei luoghi maggiormente frequentati, tra cui gli aeroporti, specialmente in prossimità dell’estate. Lo stesso Marconi, infatti, continua a puntare su prevenzione e sicurezza, consigliando l’uso del dispositivo. E lo fa attraverso molteplici canali: dalle comunicazioni ai passaggeri, fino alla cartellonistica, passando anche per i messaggi lanciati sulle pagine social. Sulla raccomandazione si continuerà così a fare leva anche in un futuro prossimo, per evitare un possibile aumento dei contagi e un rischioso passo indietro che minerebbe, in questo modo, il raggiungimento degli obiettivi perseguiti da tempo.

Oltre all’entusiasmo di poter tornare a godere di un viaggio come ai vecchi tempi - e quindi a volto scoperto sia in aeroporto e sia, tra pochi giorni, a bordo dello stesso velivolo - chi arriva, parte o fa tappa a Bologna preferisce in gran parte continuare, come consiglia il Marconi, a coprire naso e bocca. Senza rischiare ultriormente nei posti al chiuso: numerosi, infatti, i viaggiatori che in attesa di arrivare al gate continuano a indossare il dispositivo di sicurezza. Pochi, al contrario, coloro che non lo fanno, o più semplicemente abbassano la mascherina appena sotto il mento. La linea adottata dal Marconi, dunque, sembra essere seguita attentamente da chi si muove all’interno degli spazi aeroportuali, così come raccomandato specialmente ai passeggeri più fragili: la mascherina continua, in occasioni di questo tipo, a rimanere uno strumento del quotidiano. Ma, soprattutto, una delle ’armi’ più usate per prevenire i contagi nei luoghi al chiuso.

 

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