All’inizio le parti erano chiare: te devi far piangere, io devo far ridere. Poi, però, la pratica del tour ha finito col mischiare le carte. "Siamo partiti con un fifty-fifty, come naturale che fosse" spiega Giorgio Panariello a proposito dello "strano incontro" con Marco Masini stasera all’EuropAuditorium. "Poi la percentuale comica è cresciuta perché Marco è entrato molto bene nel tessuto della commedia e ci sono momenti che fa ridere anche più di me. Entra nel mio, facendo imitazioni, rispondendo picche alle battute, insomma, prendendosi un po’ di confidenza. Troppa confidenza". E l’autore di T’innamorerai: "Mi ridimensiono subito dicendo che pure Peppino a volte faceva più ridere di Totò. Ma ci riusciva perché aveva al fianco Totò".
Venite da un’estate di date gremite in giro per l’Italia.
Panariello: "Conoscendolo bene pure giù dal palco, sapevo che Marco non è solo quello che canta, ma ha una personalità variegata, dallo spiccato sense of humor. È stato, però, quando ci siamo messi a scrivere lo spettacolo, per raccontare la storia delle nostre vite e il diverso modo che abbiamo di guardare il mondo, che il puzzle ha iniziato a comporsi. Le date estive ci hanno consentito di amalgamare il tutto".
Masini: "Questo spettacolo ci ha dato modo di imparare l’uno dall’altro. Io ho insegnato a Giorgio ad andare dietro al metronomo, a cantare con gli auricolari, mentre lui mi ha fatto capire i tempi e le pause giuste".
Cosa sarà di questo incontro?
Panariello: "Mi piacerebbe registrarlo. Se ne potrebbe trarre uno show televisivo per piattaforma. Certo è stato uno show episodico, un po’ come quello a tre con Pieraccioni e Conti in occasione del ventennale del nostro primo spettacolo assieme. E poi nella narrazione rimangono cose non dette che potrebbero essere riprese più avanti".
Non si ride soltanto.
Masini: "Quando canto Caro babbo raccontiamo io la storia del padre che ho perso, lui quello che non ha mai avuto e ha sempre cercato nella fantasia. Per lo più, però, il clima è leggero. A ‘stendermi’ sono le improvvisazioni; quei momenti in cui ti prende alle spalle con una battuta e non sai se iniziare a cantare o rotolarti in terra dalle risate".
Giorgio, lei è impegnato in ’Lol - Chi ride è fuori’ e poi?
Panariello: "Devo scrivere il nuovo spettacolo, dedicando le energie a quel lavoro immane che è creare personaggi e monologhi nuovi. Immane perché oggi, fra radio, televisioni e social è tutto un pullulare di battutisti. Basta allungare lo sguardo a YouTube o a TikTok. Ma lo devo fare, col pensiero a un nuovo tour e alla trasmissione che potrebbe nascerne. Poi devo fare una cosa per il cinema".
Comica o drammatica?
Panariello: "Per fortuna iniziano ad arrivare proposte anche per generi diversi dalla commedia. Credo di possedere la maturità necessaria per dimostrarmi un bravo attore sullo schermo".
E lei Masini?
Masini: "Sto lavorando a nuove canzoni cercando una coerenza tra quello che quello che sono e il mondo che mi circonda. Nella mia casa in Chianti, mi sono ricavato uno studio di registrazione dove passo il tempo con i miei suoni e le mie sperimentazioni"
Andrea Spinelli