
Il gruppetto si sarebbe accanito sul 22enne nel sottopasso
Lo hanno accerchiato, immobilizzato e riempito di botte, tanto da spaccargli il naso. Tutto questo è avvenuto in pieno pomeriggio, verso le 16.45 di giovedì, ai danni di un 22enne. Responsabile della vile aggressione l’ennesima baby gang di passaggio, apparentemente indisturbata, per le strade di Casalecchio. Il fatto si è verificato nello stesso sottopassaggio, quello che va dalla Meridiana alla stazione dei treni Garibaldi, dove, sabato scorso un 15enne di Sasso Marconi era stato accerchiato, sempre da tre nordafricani, minacciato con un coltello e rapinato.
Al momento non si esclude, infatti, che si tratti dello stesso gruppetto di giovani violenti. Ma, tornando ai fatti di giovedì, la madre del 22enne racconta così l’accaduto: "Mio figlio veniva dalla Meridiana e stava percorrendo il sottopassaggio. A un certo punto, con fare spavaldo, sono apparsi tre ragazzini". La baby gang non si è certo fatta intimidire né dal fatto che fosse pieno pomeriggio, né dal fatto che la giovane vittima abbia un fisico sportivo e prestante. "I tre hanno parlato per un po’ tra loro in arabo, dopo aver accantonato mio figlio con le spalle al muro – prosegue la madre –. Gli hanno prima chiesto se aveva le sigarette, ma lui non fuma. Poi se aveva soldi con sé, ma era uscito senza portafogli. A quel punto hanno iniziato a picchiarlo. Mentre uno lo teneva fermo per il cappuccio, gli altri due gli hanno ‘scaricato’ addosso, senza pietà, un ’fracco’ di pugni. Tutti sulla faccia e sulla testa". Il ragazzo, nonostante la copiosa perdita di sangue è, per fortuna, riuscito a rimanere in piedi.
A interrompere questa crudele e immotivata violenza una ragazza, che stava passando nei pressi. Vedendo che qualcuno si stava avvicinando, infatti, i tre hanno mollato la presa sul 22enne e se la sono data a gambe: "Se questa persona non fosse passata sarebbe potuta andare nettamente peggio, avrebbero potuto derubarlo dello zaino, che stavano provando a strappargli, ma soprattutto avrebbero potuto sbatterlo a terra e colpirlo con calci anche in altre parti del corpo – aggiunge la madre –. Il mio ragazzo è stato soccorso da un autista Tper che, vedendo che era ricoperto di sangue e spaventato, ha fermato il mezzo pubblico in un parcheggio poco distante dove mio figlio si era rifugiato ed è sceso ad aiutarlo fino all’arrivo dei carabinieri. Io sono arrivata poco dopo e vedendo le ferite che aveva mio figlio ho deciso, su consiglio anche delle forze dell’ordine, di andare al pronto soccorso. Siamo stati lì fino alle 10 di questa mattina (ieri, ndr). Gli hanno spaccato il naso e procurato varie ferite tra viso e capo. Usciti dall’ospedale io e mio marito ci siamo, poi, recati alla stazione carabinieri di Casalecchio a sporgere denuncia".
La zona in cui è avvenuta l’aggressione, e anche la rapina di sabato scorso, è monitorata da alcune telecamere, che potrebbero aiutare a identificare i responsabili e verificare l’eventuale collegamento con il precedente episodio, non meno preoccupante per i frequentatori del quartiere.
Zoe Pederzini