Mastacchi, Rete Civica: "La sanità della montagna deve tornare alla normalità"

Un’interrogazione in Regione chiede di superare i disagi causati dalla pandemia

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La sanità in Appennino deve tornare alla ’normalità’, superando i disagi imposti dalle norme antiCoronavirus. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Mastacchi (Rete Civica), che ricostruisce quanto avvenuto in questo anno e mezzo segnato dalla pandemia e chiede alla giunta dell’Emilia Romagna: "quando verrà riaperto 24 ore al giorno il pronto soccorso di Vergato, se è stato definito il protocollo operativo per la riattivazione della funzione di assistenza al parto nel punto nascita di Porretta e se sono stati attivati i servizi delle ‘Case della Salute’ nell’intero Appennino bolognese così come promesso". Poi ancora: "Quando e come verrà realizzata una revisione delle prestazioni specialistiche in modo da garantirle anche nei territori dell’area collinare montana dei distretti, visto che, ad esempio, i cittadini di Loiano e Monghidoro hanno consumato nel 2019 più del 65% delle prestazioni fuori dal distretto di San Lazzaro e ciò ha creato notevoli disagi dato anche il progressivo invecchiamento della popolazione residente?. Limitatamente all’area appenninica, quali sono i piani e i programmi che la Regione ha presentato al governo per l’utilizzo dei fondi comunitari che sono stati concessi all’Italia e che rappresentano un’occasione da cogliere per investire e valorizzarla appieno anche sotto questo importante aspetto?".

Mastacchi, inoltre, chiede all’amministrazione regionale "se non ritenga opportuno accelerare su questo tema avendo un’attenzione particolare per i servizi sanitari offerti nelle aree montane ampliando l’offerta delle prestazioni specialistiche, ad esempio inserendo anche Fisiatria, Urologia e Cardiologia che ad oggi vengono consumate per lo più fuori dai distretti montani".

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