REDAZIONE BOLOGNA

Maternità del Sant’Orsola. Inaugurate le nuove stanze

Sono dieci, due singole, doppie le altre, tutte con bagno all’interno. Presentati i laboratori super tecnologici per la procreazione assistita .

Il taglio del nastro delle nuove stanze al Sant’Orsola per neomamme e bambini

Il taglio del nastro delle nuove stanze al Sant’Orsola per neomamme e bambini

Nuove stanze al Sant’Orsola per le neomamme e i loro bambini, ma anche nuovi laboratori per la procreazione assistita, dove gli embrioni saranno seguiti, ognuno, con una telecamera per controllarne la crescita. Ma ci sarà anche una criobanca dove i pazienti che dovranno sottoporsi a chemio o radio terapia (trattamenti che possono mettere a rischio la fertilità, ndr) potranno conservare i loro gameti o il tessuto ovarico.

Ieri l’inaugurazione di stanze e laboratori alla presenza delle autorità mediche, politiche e universitarie bolognesi.

Da un lato ci sono gli incubatori ‘timelapse’, unità di crioconservazione capaci di sfiorare i meno 200 gradi e software di intelligenza artificiale. Dall’altro, dieci stanze pensate per accogliere al meglio le famiglie nelle prime importanti ore dopo il parto: due sono singole e le altre doppie, tutte con bagno.

Un intervento, quello sul polo materno-infantile, atteso da decenni dalle donne del Bolognese, visto che il Sant’Orsola è uno dei punti nascita più amati, senza dimenticare il Maggiore e Bentivoglio. Intervento che va a completare il percorso avviato lo scorso dicembre.

Particolare attenzione è stata anche riservata alla Procreazione medicalmente assistita considerato il boom di richieste effettuato al Sant’Orsola. Gli accessi agli ambulatori, infatti, sono quasi triplicati tra 2022 e 2024: da 4.200 a 11.200 in tre anni. Anche i prelievi di ovociti sono saliti da 350 a 800 interventi nello stesso lasso di tempo. Nel solo biennio 2023-2024 la procreazione assistita ha permesso di ottenere 477 gravidanze, con un tasso di successo di circa il 30 per cento. All’inizio di quest’anno, poi, con l’introduzione della Pma nell’elenco dei livelli essenziali di assistenza, il centro del Sant’Orsola ha ricevuto un ulteriore incremento di richieste.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti: la direttrice generale del Policlinico, Chiara Gibertoni; quella dell’Ausl, Anna Maria Petrini; la vicesindaco Emily Clancy; il rettore dell’Università, Giovanni Molari e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi. Quest’ultimo ha annunciato che la nomina del coordinatore della sanità del Bolognese potrebbe essere deliberata entro la fine del mese. Il nome che resta in pole position è quello di Chiara Gibertoni.

Monica Raschi