Matis Bologna 19 ottobre, l'accusa. "Risse e alcol ai minori"

Doppio intervento della polizia tra le 4 e le 5 del mattino. In coma etilico una ragazzina di 16 anni. Proprietario già sentito

Una discoteca in una foto di repertorio

Una discoteca in una foto di repertorio

Bologna, 21 ottobre 2019 – Serata movimentata quella di sabato sera, 19 ottobre, al Matis di Casteldebole. Nell'affollata festa di inaugurazione del format 'Feel it' alla quale suona il dj Chiasso, la polizia è arrivata per ben due volte. La prima intorno alle 4 di notte, a seguito di una segnalazione di rissa. Quando gli agenti arrivano, trovano un ragazzo di 17 anni sanguinante che dice di avere preso un pugno da uno sconosciuto all'interno della discoteca.

All'esterno, i poliziotti trovano due ragazzi di 19 anni. Uno è un amico della vittima, l'altro, secondo quanto ricostruito dagli agenti, aveva avuto degli screzi con il 17enne. Proprio con quest'ultimo - raccontano i ragazzi che hanno chiamato il 113 - era stato visto litigare poco prima. Ma il ragazzino nega sia stato lui a tirargli il pugno. Dopo lunghe trattative, rifiuta di fare denuncia e anche di essere caricato da un'ambulanza del 118 per venire medicato.

Passano nemmeno 40 minuti e le volanti della polizia tornano in via Rotta: qui trovano una ragazza bolognese di appena 16 anni praticamente in coma etilico. Sul posto c’è già la madre. La ragazzina è cosciente ma borderline; la accompagnano in ospedale e qui trovano un altro ragazzo di 17 anni, fiorentino, in coma etilico. Anche lui aveva trascorso la nottata alla festa dal Matis.

Gli agenti chiamano il gestore della disco per avere chiarimenti e lui spiega come in questa serata i buttafuori, all‘ingresso, dessero ai soli maggiorenni, previo visione dei documenti, un braccialetto giallo che permetteva di bere al bar. Secondo quanto rilevato dalla polizia, però, anche alcuni minorenni avevano questo braccialetto. Si profilano, dunque, due reati: somministrazione di alcol a minori e somministrazione di alcol a persone già evidentemente ubriache. Il personale della Questura ha già requisito le immagini delle telecamere, il proprietario del Matis è già stato sentito.

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