Matis Bologna, altri due giovanissimi intossicati dall'alcol

Sono stati quattro in tutto i giovanissimi ricoverati per le troppe bevute. Le licenze dei gestori sottoposte al vaglio della polizia

Quattro ragazzini ricoverati per il troppo alcol, sabato  (foto d’archivio)

Quattro ragazzini ricoverati per il troppo alcol, sabato (foto d’archivio)

Bologna, 23 ottobre 2019 - Sono stati quattro , e non soltanto due, i ragazzini ricoverati al pronto soccorso del Maggiore la notte tra sabato e domenica scorsa, dopo avere esagerato con l’alcol durante la serata nella discoteca Matis di Casteldebole. Giovanissimi: il più grande ha 18 anni. Per fortuna, le loro condizioni non si sono rivelate gravi come erano sembrate al primo intervento dei sanitari del 118, e alla fine sono tutti quanti già stati dimessi, senza che fosse necessario ricoverarli nel reparto di rianimazione né in quello di medicina d’urgenza.

Nel frattempo , proseguono le indagini della polizia, che sta cercando di fare luce su cosa sia successo alla serata di ballo ospitata dal locale di via Rotta, e che prevedeva come star della serata il rapper Random. In particolare, gli agenti della polizia amministrativa hanno già acquisito le licenze e i vari certificati in possesso dei gestori del locale, per verificare che non ci sia nulla fuori dalla norma; l’obiettivo è quello di potere intervenire il più tempestivamente possibile, in caso di anomalie.

Sabato notte, ad accorrere sul posto dopo la chiamata del 118 per la sedicenne bolognese che si era sentita male ed era sull’orlo del coma etilico, fuori dalla discoteca, erano stati gli agenti delle Volanti. Prima di loro era già arrivata la madre della ragazzina, in preda alla preoccupazione per le condizioni della figlia. A quanto si apprende, la donna non ha sporto alcuna denuncia contro chi potrebbe avere fornito l’alcol alla figlia. I gestori della discoteca, dal canto loro, rischiano di essere accusati di avere somministrato bevande vietate a dei minorenni, per di più potenzialmente già in grave stato di ubriachezza.

Nessun fascicolo è per il momento comparso sul tavolo della Procura, riguardo alla vicenda. In particolare, la polizia era intervenuta per l’adolescente che si era sentita male, ma poi, dopo avere seguito l’ambulanza che la trasportava al pronto soccorso del Maggiore, lì hanno trovato un altro diciassettenne, in coma etilico, pure lui proveniente dalla stessa festa al Matis. Quest’ultimo al polso aveva il braccialettino giallo che dava l’accesso alle bevande alcoliche nei bar della discoteca, e che gli addetti alla sicurezza erano incaricati di distribuire ai soli maggiorenni, previo visione di un documento d’identità in originale. Ma prima di loro, già altri due ragazzini erano arrivati al nosocomio, per avere esagerato con le bevande alcoliche.

Sulla questione è intervenuta, ieri, anche il vicesindaco Marilena Pillati. "L’abuso di alcol da parte dei nostri giovani cittadini è un fenomeno preoccupante, che da tempo sta assumendo una dimensione tale da richiedere il massimo impegno da parte di tutto il mondo adulto – scrive sui social Pillati, che ha anche delega ai Giovani –. Con il progetto ’Guida la Notte’, a cui collaborano diverse istituzioni tra cui il Comune, nell’anno scolastico 2018/2019 abbiamo coinvolto in attività di prevenzione 300 classi di oltre 20 istituti medi e superiori, organizzato 17 incontri per le famiglie e nove corsi di formazione per i docenti. E sono già stanziati 220 mila euro per il biennio 2019/2021".

L’obiettivo del percorso promosso già a partire dal 2010 da Palazzo d’Accursio, è entrare in relazione con gli adolescenti per renderli consapevoli dei rischi che certi comportamenti, come appunto bere smodatamente a una festa in discoteca, possono avere sulla loro salute presente e futura. «Rischi troppo spesso sottovalutati – sostiene il vicesindaco Pillati –. Il nostro impegno inoltre è quello di mettere in campo ogni misura possibile per prevenire la distribuzione di alcolici ai minori».  

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