Bologna Fc, sposi-tifosi innamorati. Il matrimonio è rossoblù

L’originale cerimonia di Silvia Parma e Riccardo Chiti. Celebrazione in dialetto bolognese in municipio

Lo scambio degli anelli tra Silvia Parma e Riccardo Chiti

Lo scambio degli anelli tra Silvia Parma e Riccardo Chiti

Bologna, 21 maggio 2019 – «Alàura ai sàn ragazu». È quando Ettore Pancaldi pronuncia queste parole, decretando il momento dell’impegno reciproco, che Silvia e Riccardo si scambiano le fedi, promettendosi nei loro abiti rossoblù, quell’amore da qui all’eternità, che passa anche dal campo di calcio. Sì, perché i novelli sposi, Silvia Parma attrice e cantante, e Riccardo Chiti, sono bolognesi doc, amano la loro città e queste radici e soprattutto sono grandi tifosi di quel Bologna che quando gioca in casa è un appuntamento immancabile.

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Per il giorno più importante della loro vita insieme hanno voluto celebrare la bolognesità con un matrimonio tutto giocato su questo tema radicale, già dalle 11,45 di ieri mattina, quando si sono trovati con gli amici davanti alla statua di Giuseppe Garibaldi in via Indipendenza, per la camminata verso Palazzo d’Accursio, dove alle 12,30, in sala Rossa (perfetta per la ‘mise en place’ di tutta la cerimonia), l’attore dialettale Ettore Pancaldi li ha sposati. A un certo punto, per questa coppia, è arrivato anche l’amico Daniel (rigorosamente dal cognome ignoto) dei Gipsy King che vive fuori Bologna e che ha accompagnato il ballo degli sposi sulle note di Cielito Lindo con tutta la sala che ballava. Bouquet di rose blu e rosse, coriandoli a tema lanciati giù dallo scalone e tableau mariage (una sorta di mappa della sala del ricevimento che fa capire agi invitati dove posizionarsi) alla casa dello sposo, tutto giocato sui nomi dei grandi calciatori del Bologna: la coppia ha scelto Giacomo Bulgarelli. «Non siamo campanilisti – racconta Silvia – ma solo innamorati di Bologna». Niente campanilismo, ma avanti con le campane: l’arrivo al luogo dei festeggiamenti ha visto l’accoglienza speciale dei campanari di Monghidoro guidati da Marino Lorenzini, due volte sindaco di Monghidoro, ma anche fondatore della Scuola campanaria bolognese. E, gran finale, le statuine decorative della torta nuziale sono state sostituite con una coppia di burattini raffigurante le caricature degli sposi realizzate da Riccardo Pazzaglia.

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