Mattarella, svelato il programma

Domani alle 10.40 in Curia, poi con i parenti delle vittime delle stragi. Caos sulla manifestazione revisionista.

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Si va delineando il programma della giornata di domani, quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella verrà a Bologna per commemorare le 81 vittime della strage di Ustica e le 85 della strage di Bologna. Stando all’ultima bozza disegnata ieri da chi si occupa della sicurezza e del cerimoniale del Quirinale, Mattarella sarà nel cortile della Curia verso le 10.40 per un breve saluto all’esterno insieme al cardinale Matteo Zuppi. Poi alle 11 inizierà la messa celebrata dall’arcivescovo e da qui iniziano una serie di questioni “mobili” che verranno definite oggi. La prima è la diretta tv. Gli uffici che si occupano del protocollo sostengono che questa è una visita privata in cui il presidente vuole ricordare e pregare per le persone scomparse e incontrare i loro parenti, mentre tutto sarebbe più pomposo se fosse un momento ufficiale del capo dello Stato. Quale Rete 7 dovesse strappare il permesso per diffondere l’evento, Mattarella potrà essere ripreso solo mentre ed esce dalla Cattedrale, ma non potrà essere immortalato durante i momenti di preghiera. Ancora da definire indicativamente gli altri due momenti, con la visita all’atrio della stazione che dovrebbe avvenire intorno alle 12.15, mentre alle 12.40 il presidente dovrebbe spostarsi al Museo della Memoria. In questi due luoghi incontrerà i parenti delle vittime.

La polemica. Intanto, si infiamma la polemica per la manifestazione organizzata dai comitati Verità su Ignota 86 e L’ora della verità, domenica alle 18 in piazza Carducci. "Con il rispetto per la libertà di manifestazione e di opinione – così il deputato Pd Andrea De Maria –, credo che la scelta di organizzarla non può passare sotto silenzio. Ritengo grave che si ripropongono vecchie e logore teorie, per mettere in discussione la verità giudiziaria accertata da sentenze passate in giudicato. Dividersi il 2 agosto è inaccettabile". Contro la piazza ‘revisionista’ anche l’assessore Matteo Lepore: "Domenica noi tutti saremo in unico posto: accanto ai familiari delle vittime. Siamo a un passo dalla verità sui mandanti e salta fuori l’ennesima iniziativa di depistaggio. Lasciate stare Bologna". Massimiliano Mazzanti, uno degli organizzatori della manifestazione, ha bollato come "patetico l’appello all’unità nella manifestazione ufficiale che, com’è ampiamente noto, è sempre e solo servita per contestazioni di piazza non certo all’altezza della solennità della cerimonia".

Nicola Bianchi

Massimo Selleri

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