PIER LUIGI TROMBETTA
Cronaca

Maxi rissa e minacce tra ragazzini: "Allarme sicurezza, più vigilanza"

L’appello del presidente del centro sociale La Stalla: "Ho già scritto al Comune e alle forze dell’ordine"

Il presidente del centro sociale La Stalla, Mauro Bini, davanti alla struttura di San Giovanni in Persiceto dove si è verificata la mega rissa tra giovanissimi

Il presidente del centro sociale La Stalla, Mauro Bini, davanti alla struttura di San Giovanni in Persiceto dove si è verificata la mega rissa tra giovanissimi

Bologna, 30 aprile 2025 – Botte da orbi – forse un regolamento di conti – tra minorenni negli spazi esterni del centro sociale La Stalla in via Carbonara a San Giovanni in Persiceto. "Ci hanno informato che domenica sera – spiega Mauro Bini, il presidente del centro sociale – verso le 21,30–22, attorno all’edificio, ci sono stati episodi di violenza inaudita tra gruppi di ragazzi. Episodi che hanno causato paura e apprensione nei residenti delle abitazioni limitrofe al centro sociale. Alcuni cittadini hanno avvisato le forze dell’ordine, poi giunte sul posto. Mi riferiscono che dei minorenni se le sono date di santa ragione e si sono minacciati reciprocamente con frasi del tipo ’ti ammazzo’ o ’ti rovino per tutta la vita’ e quant’altro".

E il presidente continua: "Episodi di questa gravità non si sono mai verificati in zona, ma abbiamo sempre avuto ragazzi abbastanza tranquilli, al massimo ci hanno rotto dei vasi di fiori, ma niente più. Ultimamente si notano giri strani, soprattutto alla sera o verso l’imbrunire con persone che arrivano in scooter, vanno nella parte posteriore dello stabile, si fermano per un po’ poi ripartono. Non vorrei che questi episodi di inaudita violenza si ripetano o possano addirittura arrivare a ledere le persone che frequentano il centro".

Lo staff direttivo del centro sociale La Stalla ha preso carta e penna e scritto alle forze dell’ordine di Persiceto e anche al sindaco Lorenzo Pellegatti informando della situazione. Il centro sociale ‘La Stalla’, i cui muri sono di proprietà del Comune, è un’associazione di promozione sociale la cui attività e presenza nel territorio che si è consolidata sempre più nel tempo: oggi gli associati sono circa 800. Il centro che è stato ammodernato e dispone di spazi per eventi e vari iniziative, è autofinanziato dai soci che prestano la loro opera volontariamente e gratuitamente, contribuendo a realizzare un luogo di incontro per persone anziane e ad organizzare attività che vedono gli associati al tempo stesso destinatari e protagonisti. Nell’edificio, sono disponibili i locali al piano terra, tra cui un ampio salone, uffici, una cucina, un porticato ed un giardino. Al primo piano è disponibile un altro ampio salone.

"Non nascondiamo – aggiunge Bini – la nostra preoccupazione e, per questo abbiamo scritto a polizia locale, carabinieri polizia di Stato e Comune, chiedendo di aumentare, nel limite del possibile, il servizio di vigilanza nei pressi del centro sociale. Perché vogliamo evitare che in futuro possano ripetersi episodi di violenza del genere. O peggio che possano accadere episodi ancora più gravi di quelli appena accaduti. Nella nostra lettera confidiamo che chi dovere possa prendersi in carico il problema".