Mazzanti: "Gli autovelox? Tutelano i cittadini"

La replica sull’incidente in viale Panzacchi: "I rilevatori di velocità non servono a fare cassa, ma a diminuire i sinistri e a salvare vite"

Migration

Il manto grigio dell’asfalto non è di certo privo di crepe. Ma per limitare gli incidenti che ’macchiano’ le strade bolognesi, "gli autovelox sono una risorsa di cui non si può, assolutamente, fare a meno". Ne è convinto Claudio Mazzanti – presidente della commissione mobilità e lavori pubblici in Comune, già assessore al traffico – che punta ai rilevatori fissi di velocità per contenere, e contrastare, i sinistri che compromettono la sicurezza stradale in città.

"E che – ribadisce con convinzione Mazzanti a seguito delle dichiarazioni di Marco Lisei (Fd’I) – non sono di certo strumenti per fare cassa. Al contrario, servono invece per tutelare la salute e la sicurezza dei bolognesi: per non pagare le multe basterebbe soltanto rispettare i limiti e le regole del codice stradale". Così, sull’accesa battaglia pro o contro autovelox, alimentata dall’incidente della minorenne lo scorso 8 agosto, investita a pochi metri dal rilevatore di velocità in Viale Panzacchi, si continua a discutere.

Ma, come ricorda Mazzanti, "bisogna tenere a mente come nelle strade ora controllate, in passato si siano registrati tanti, tantissimi incidenti in più: un esempio lampante è la Futa, dove i sinistri non sono spariti ma di certo sono crollati in grande misura. E non è di certo un caso". L’obiettivo, dunque, continua a essere quello di "proteggere i punti più delicati delle nostre zone, tant’è che sono gli stessi cittadini, molto spesso, a segnalarli e a chiederci di installare nuovi autovelox nelle strade più a rischio".

Anche l’intenzione di aggiungerne ulteriori quindici sul territorio assume, ora come ora, sempre più convinzione. "Con la pandemia, nel 2020, gli incidenti erano chiaramente calati. Con il 2021 invece sembra esserci stato un ’via liberi tutti’ molto pericoloso – aggiunge – tanti automobilisti, infatti, causano ancora gravi incidenti perché guidano con il telefono in mano, bevono o superano i limiti di velocità". Anche per questo, a integrarsi con un piano che punta a mantenere un maggior numero di strade sotto controllo "è, inoltre, l’informazione e la sensibilizzazione, a partire dalle scuole. Due aspetti fondamentali, così come fondamentale sarà l’acquisto di nuovi macchinari per monitorare, sempre più, i movimenti in strada e il rispetto delle regole".

Giorgia De Cupertinis

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro