Medici non vaccinati a Bologna, reintegrati in 70

Da oggi tornano in servizio dopo la decisione del Consiglio dei ministri di anticipare di due mesi lo stop. L’assessore Raffaele Donini condivide la scelta di mantenere i presidi anti Covid nei nosocomi e nelle Rsa

Bologna, 1 novembre 2022 - Sono almeno una settantina i medici che non si sono mai vaccinati che, da oggi, potranno ritornare sul posto di lavoro. La decisione è conseguente a quella adottata ieri dal Consiglio dei ministri che ha anticipato di due mesi lo stop per i sanitari non immunizzati che, inizialmente, era stato fissato per la fine di dicembre. Non mancano le polemiche sulla decisione relativa al reintegro di sanitari non vaccinati, ma anche riflessioni sul fatto che, in un momento di grande carenza di personale come l’attuale che tutte le strutture, sia pubbliche che private stanno vivendo, il ritorno sul posto di lavoro di questi medici è comunque una risorsa importante.

Leggi anche: Variante Covid Bq1 e Xbb Gryphon: cosa bisogna sapere

Negli ospedali, sia per medici che visitatori, obbligo di mascherina (Foto archivio)
Negli ospedali, sia per medici che visitatori, obbligo di mascherina (Foto archivio)

Viene invece prorogato l’uso delle mascherine negli ospedali, case di cura e Rsa. Resta, quindi in vigore l’obbligo dei presidi sanitari per lavoratori, professionisti, utenti e visitatori che accedono a ospedali, residenze per anziani e altre strutture sanitarie, come prevede, appunto, la normativa nazionale.

Burioni da Fazio sulle nuove varianti: "Infettano ma non aumentano i casi gravi"

Lo ricorda la direzione generale dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute nella comunicazione che sarà inviata alle Aziende sanitarie e agli altri enti e organismi della sanità pubblica e privata dell’Emilia-Romagna dopo la decisione del Consiglio dei ministri.

In particolare, nella comunicazione si ricorda che l’obbligatorietà riguarda le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. "Condividiamo la decisione del Consiglio dei ministri, coerentemente con la richiesta di molte Regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, di prorogare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini –. È una scelta opportuna perché nella lotta alla pandemia siamo sì usciti dalla fase emergenziale, ma il virus circola ancora e quindi è importante continuare a tenere comportamenti prudenti. La mascherina – ricorda Donini – protegge soprattutto i più fragili e i più vulnerabili, come gli anziani e i pazienti ricoverati".

Anche il bollettino Covid subirà un cambiamento: non sarà più a cadenza giornaliera, ma settimanale, Intanto, ieri, Azienda Usl di Bologna e Regione, hanno fornito gli ultimi dati quotidiani. A Bologna e provincia i nuovi casi di contagio da coronavirus sono 159 e si registrano ancora due decessi: una donna di 85 anni e un uomo di 96 anni. Nelle terapie intensive degli ospedali cittadini sono ricoverate undici persone, una in meno rispetto alle 24 ore precedenti. Tra i 159 nuovi casi registrati nel Bolognese, in due hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi riconducibili a un possibile contagio, mentre per i restanti 157 casi sono in corso le indagini epidemiologiche. In cinque casi si tratta di persone che hanno contratto il virus in quanto a contatto con familiari o conoscenti che erano stati a loro volta contagiati, quindi si tratta in questo caso di focolai, mentr e i restanti 154 nuovi casi sono considerati dai medici come sporadici. Nessun caso è stato importato da altre regioni, ma nemmeno da altri Stati esteri.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro