Medicina, spari da un’auto in corsa, allarme in centro

Tre giovani denunciati: hanno esploso alcuni colpi con una scacciacani all’indirizzo di altre vetture. Indagine-lampo dei carabinieri

La pistola scacciacani sequestrata dai carabinieri

La pistola scacciacani sequestrata dai carabinieri

Medicina, 11 maggio 2022 - Esplodono corpi d’arma da fuoco, poi rivelatisi di una scacciacani, contro alcune auto in movimento. Tre giovani del circondario imolese, tra Imola e Medicina, sono stati denunciati per procurato allarme dai carabinieri della Compagnia di Imola per i due episodi: uno a Medicina e uno a Portonovo, che fa capo alla Compagnia di Molinella.

Tutto è avvenuto verso le 16.30 del 7 maggio scorso in alcune strade del centro di Medicina e, poco dopo, per le vie di Portonovo. Alcuni cittadini del paese erano in auto quando hanno notato alcuni ragazzi che, a bordo di una vettura, sparavano colpi d’arma da fuoco contro le auto che intanto percorrevano le strade del centro. La stessa dinamica si è verificata, a pochissima distanza dal primo episodio, nel paese poco distante da Medicina. In pochissimi minuti, dunque, sono iniziate ad arrivare varie chiamate e segnalazioni alla centrale operativa del 112. Tanti medicinesi hanno chiamato per lanciare l’allarme sottolineando che alcuni ragazzini si sporgevano dai finestrini di un’automobile esplodendo colpi d’arma da fuoco contro gli altri.

Un elemento che accomunava le testimonianze dei cittadini era il modello della macchina: una Mercedes bianca classe B. Altri cittadini che avevano assistito alla scena avevano, poi, anche riportato alla centrale operativa una targa che è, però, risultata errata. Quel che è certo è che la centrale ha avvisato subito i militari e la Compagnia di Molinella, in stretta collaborazione con la Compagnia di Imola, comandata dal maggiore Andrea Oxilia, e da cui dipende anche la tenenza di Medicina, ha iniziato a compiere tutte le indagini del caso. Le forze dell’ordine, dunque, hanno avviato alcuni riscontri sul modello dell’auto usata e poi, grazie a un impianto Targasystem posizionato all’ingresso di Portonovo di Medicina, sono riusciti a risalire alla targa esatta della Mercedes. Il mezzo è risultato intestato ad una 60enne di Imola.

I militari, a poche ore dai fatti, si sono recati presso l’abitazione della proprietaria del veicolo e hanno subito notato, nel cortile di casa, la macchina ‘incriminata’. Dal finestrino posteriore dell’auto posteggiata i carabinieri hanno, poi, notato la canna della pistola e hanno proceduto, dunque, a una perquisizione domiciliare. Da questa è emerso che la macchina era abitualmente in uso al figlio della donna, un 27enne, che ha ammesso i fatti, confermando di essere stato alla guida dell’auto. Lui e i compari del raid, un 35enne ed un 23enne, sono stati tutti denunciati per procurato allarme. Hanno diversi precedenti e in particolare per reati contro il patrimonio.

 

 

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