Medicina zona rossa, la soluzione c’è. Puglisi. "Cassa in deroga"

La sottosegretaria: "In questo modo i lavoratori della zona rossa potranno fare le ferie ad agosto"

Francesca Puglisi

Francesca Puglisi

Medicina (Bologna), 8 luglio 2020 - "Più che la malattia, abbiamo ora la possibilità di riconoscere ai lavoratori la cassa in deroga. Sono molto dispiaciuta della situazione, ma resto ottimista: la possiamo risolvere positivamente in questo mese". E’ molto determinata Francesca Puglisi, sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche sociali che si era spesa tanto per il riconoscimento della malattia per i cittadini di Medicina, nel periodo della necessaria zona rossa anti contagio da Covid decretata dalla Regione Emilia-Romagna.

Decisa a risolvere una sitazione definita da più parti una "vergogna", ovvero la mancata previsione per ora, da parte del governo, di quell’ammortizzatore sociale a tutti i lavoratori costretti a vivere rinchiusi a doppia mandata durante i durissimi giorni del Coronavirus. Ma la sottosegretaria dem è al lavoro senza sosta, e sta spingendo assieme ai parlamentari dem con l’assessore regionale al Lavoro, Vincenzo Colla, per far inserire nel decreto di proroga della cassa integrazione una norma riparatrice, se così la possiamo chiamare.

LEGGI ANCHE Bonaccini: "Non accetto ritardi" La Bernini: "È l’ennesima beffa" - Medicina zona rossa, niente malattia per i lavoratori

Gli inciampi finora sono stati due. Da un lato, è sorta la difficoltà per la Ragioneria dello Stato a dover quantificare economicamente questo tipo di copertura. Dall’altro, il ministero della Salute non si è detto disponibile a fare l’operazione che il ministero del Lavoro aveva immaginato, ovvero l’utilizzo della malattia come riconoscimento dell’impossibilità di uscire dai confini del Comune di Medicina. Sullo sfondo, le questioni dell’irrituale – e assolutamente giusta – decisione presa sulla zona rossa da una Regione e non dal governo, che se venisse normata porrebbe il problema dello Stato costretto a intervenire economicamente in un secondo momento in casi simili, e la retroattività della stessa norma da costruire ora. Ma quest’ultima, soprattutto, sarebbe una questione più che superabile, mentre una norma da emanare adesso per assicurare la cassa in deroga a quei lavoratori, con l’assenso della Ragioneria, porrebbe più di un problema, come conferma Francesca Puglisi.

"La Ragioneria per un problema di quantificazione continua a respingere gli emendamenti presentati dai parlamentari – spiega l’ex parlamentare Pd –. Quindi stiamo continuando a spingere per cercare di trovare una soluzione, assieme ai parlamentari del territorio e a Vincenzo Colla. E’ una situazione assolutamente da risolvere – continua la sottosegretaria Puglisi –. Il problema è che quella zona rossa fu dichiarata dalla Regione invece che dallo Stato come nei primi due Dpcm, ma ci stiamo lavorando, c’è la possibilità della cassa in deroga". La norma salverebbe le ferie dei medicinesi. "L’idea è quella di inserire la previsione nell’imminente decreto per la proroga dalla cassa integrazione, previsto a luglio. Il decreto entrerebbe in vigore subito, quindi i cittadini potrebbero utilizzare le ferie anche ad agosto, senza rinvii. Sono dispiaciuta certo – conclude la Puglisi –, Avevamo concordato con la ministra Nunzia Catalfo una soluzione, l’avevamo anche pubblicata sul sito del ministero. Ma sono ottimista che la cosa si possa risolvere".

Su Facebook , il parlamentare dem Luca Rizzo Nervo ha esternato tutto il suo disappunto. "Una cosa di una gravità enorme a cui è necessario porre rapidamente rimedio – ha scritto Rizzo Nervo– Senza la scelta dell’Emilia-Romagna, come si è visto dalle indagini fatte sui focolai non portati a zone rosse, penso ad Alzano, a Bergamo, oggi staremmo contando ben altri numeri, li staremmo contando in Emilia-Romagna e li starebbe contando il paese"

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro